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Mutu: "Se segno domenica con la Fiorentina non esulto"

Il numero 10 si prepara a scendere in campo contro i viola e incontrare i suoi ex compagni. Ma nei panni dell'avversario. E' convinto delle qualità dei bianconeri, in primis Rodriguez

Adrian Mutu si prepara a scendere in campo contro la Fiorentina, i suoi ex compagni di squadra. Un turbinio di emozioni si agitano nella mente del numero dieci bianconero. E' scisso tra un passato viola e un futuro in bianconero quando sarà il tempo di appendere gli scarpini al chiodo. E intanto, in accordo con il mister, cambia posizione in campo per valorizzare le sue qualità. E spingere in avanti la palla fino a rete. Poi sfata un mito: “Non sono un ragazzaccio”.

Quali emozioni pensa di provare durante l’incontro?
“Sarò molto emozionato, sono stato a Firenze cinque anni e ho passato un bel periodo ma queste sensazioni le lascerò fuori dal campo e cercherò di vincere”.

Come valuta il suo inizio a Cesena?
“Mi sono rimesso in gioco. Penso che il presidente campedelli abbia fatto una scelta coraggiosa anche se non sono un ragazzaccio, non mi riconosco in questa definizione che mi è stata cucita addosso”.

Si aspettava un inizio così difficile?
“Pensavo che avremmo fatto piu punti ma sapevo che sarebbe stato difficile. E’ solo un caso se abbiamo guadagnato poco in classifiica”.

Il ricordo più bello che ha con la maglia viola?
“Gli anni che ho giocato in Europa soprattutto contro il Psv in Olanda. Avrei voluto rimanere lì fino a fine carriera ma le cose sono evolute diversamente e se segnerò non esulterò in rispetto dei tifosi che mi sono sempre stati accanto. Ciò non vuol dire che non voglio vincere, farò tutto cio che è in mio potere per fare risultato. Anche se con tutta Firenze ho avuto un ottimo rapporto”.

In che ruolo giocherà domenica?
“Il mister mi ha fatto giocare come prima punta ma purtroppo si perde in qualità e ho chiesto se si può cambare per valorizzare le mie doti”.

Cosa ha fatto sì che non rimanesse con la Fiorentina?
“Con tifo e società ho avuto un ottimo rapporto anche se ci sono stati alti e bassi. Non è stato possibile continuare perchè la società ha detto che era finito un ciclo. L’ho accettatto con serenità e siamo rimasti in ottimi rapporti visto che sono stati onesti con me”.

Vede un futuro nel Cesena?
“Se lascio il calcio tra qualche anno mi piacerebbe lavorare nella società. E’ gente con cui si sta bene, che ha pazienza, è diversa dalle persone tipiche dell’ambiente. La città è come dovrebbe essere la mia vita ora: non troppo ferma ma tranquilla. Ho bisogno di questo dopo un periodo in cui è successo di tutto e di piu”.

Come è lottare per la salvezza?
“Non è bello lottare per la salvezza ma non ci penso nemmeno un giorno. Credo che possiamo fare molto di più e bene di quello che è stato fatto anno scorso. Bisogna impegnarsi al 100%”.

Quali elementi le fanno dire questo?
“Questo non è un gruppo da salvezza ma da alto livello penso a Martinez, Rodriguez. Dobbiamo trovare il meccanismo giusto per far girare il tutto”.

Cosa c’è da migliorare secondo lei nei bianconeri?
“Dobbiamo creare di più in fase offensiva e ci dobbiamo sbloccare facendo più gol. Per ora la sfortuna ha voluto la sua parte”.

Chi ti ha stupito di piu?
“Rodriguez, non lo conosceva nessuno e per me invece giocherà in grandi squadre”.

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