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Campedelli: "Cesena lontano dal Manuzzi? Non c'è l'esigenza"

Il presidente: "Ritengo anche che chi vuole disegnare una nuova casa per il Cesena dovrà chiedere quali sono le esigenze della squadra e confrontarci con noi"

“Dal punto di vista della società non c'è esigenza di uno stadio nuovo, ritengo anche che chi vuole disegnare una nuova casa per il Cesena dovrà chiedere quali sono le esigenze della squadra e confrontarsi con noi”. Parola del presidente del Cesena Igor Campedelli che mette al primo punto dell'ordine del giorno di una conferenza fiume l'idea di un nuovo stadio a Cesena. “Non significa – aggiunge - che non possono essere considerate idee, ma reputo sia un futuro in lungo divenire. Sono stati fatti tanti investimenti allo stadio e a Villa Silvia”.

“Al momento – ha confessato il presidente - non riesco a pensare ad un Cesena lontano dal Manuzzi proprio perchè non c'è un progetto concreto in questo momento. Ho girato per tanti stadi e per me il Manuzzi è tra i primi tre più belli d'Italia e tutte le persone che sono venute a Cesena sono rimaste sbalordite. La ciliegina è rappresentata dagli ultimi investimenti volti ad abbattere le barriere”.

“Lo stadio può essere una opportunità di business – ha sottolineato - ma al primo punto nell'agenda di chi vuole investire in questo progetto, ci deve essere l'idea di una casa della squadra e del tifoso. E per il momento il Manuzzi è una casa confortevole”.

In merito alla fusione tra le società Ac Cesena e Cesena 1940 ha detto che: “Si parla di rimettere insieme due componenti di una stessa società. I soci che ho sentito non hanno manifestato dubbi sulla fusione e procederemo secondo gli aspetti legali e giuridici a completare la fusione. Le posizioni più particolari sono quelle nei confronti dei soci che fecero finanziamenti dentro la società, ma con il 95% delle posizioni abbiamo accordi”.

Su ipotetici nuovi soci pronti a sostenere il Cesena, la vision di Campedelli è quella di "una società partecipata, vissuta e gestita da un insieme di imprese locali che vivono e capiscono cos'è il Cesena calcio per il suo territorio. Ma c'è una premessa da fare: non ci sono poltrone assegnate e quando ci si siederà ad un tavolo si partirà senza porre dei paletti ben precisi”. Sulle casse societarie ha detto che “abbiamo tanti crediti, ma c'è la necessità di renderli liquidi. Abbiamo anche buon parco giocatori, sia qui che fuori; elementi che fanno intravvedere prospettive importanti per la società e con enormi sacrifici si è sempre cercato di mantenere gli impegni”.

Poi c'è stato spazio per trattare del Cesena in campo alla luce dell'amaro pareggio con la Reggina. “C'è stato un bel primo tempo, ma poi la squadra ha iniziato ad arretrare. Dobbiamo trovare sicurezza – ha aggiunto -, gli elementi singoli sono importanti e possono fare bene. E' sbagliato cercare fuori i problemi, sappiamo di avere dei limiti e bisogno di tempo, ma dobbiamo portare la squadra fuori dalla zona retrocessione perché così i giocatori possono esprimersi al meglio”.
 

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