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IL PUNTO | Calcio: Graffiedi già re, Campedelli già fuori!

Dieci sono i gol subiti nelle prime tre partite di campionato. Tre cartellini rossi messi in saccoccia e solo due gol segnati. Questo è il terribile bollettino di marcia marchiato Campedelli&co

Dieci sono  i gol subiti nelle prime tre partite di campionato. Tre cartellini rossi messi in saccoccia e solo due gol segnati. Questo è il terribile bollettino di marcia marchiato Campedelli&co. Quello di ieri è stato un mix perfetto dell’incertezza che si respira in casa bianconera. Bamonte e Rossi più che terzini di serie b, sembrano dilettanti allo sbaraglio e Brandao regala un’altra triste performance, Mehmeti lo ringrazia. A centrocampo poi, la confusione dilaga. Giusto dare l’opportunità a Parfait, ma Tabanelli come trequartista e poi, come playmaker non ne indovina una, Turchetta in panchina si mangia le mani.

L’unico a salvarsi la faccia e raccogliere gli applausi di una curva bella come non mai, è Graffiedi. Il corsaro di Cesenatico, lotta come un giovincello e trova il gol in acrobazia. Un esempio per tutti. Non è una scusante, ma anche l’arbitro Velotto di Grosseto, prova in tutti i modi a non far sì, che la partita si riapra. Lascia troppo correre quando i padroni di casa offendono e Graffiedi ne prende in continuazione, forse anche per lui, una Domenica di stop, non farebbe male.

Al termine della partita, un Gessa molto rattristato spiega: “Sono qui per chiedere scusa ai tifosi, sia per il mio errore sul primo gol e sia per la prestazione che io e la squadra abbiamo fatto. Vorrei tanto rigiocare questa partita anche domani mattina perché questo è un gruppo forte e unito e stiamo dando il massimo, ma le cose non vanno come vorremmo”. Poi aggiunge: “ Il Cesena sono sicuro che se la giocherà con tutte e abbiamo voglia di girare subito pagina perché vedo negli occhi del mister e dei miei compagni, la voglia di vincere”.
Le parole invece di mister Campedelli, preferisco non elencarle. E’ la solita minestra riscaldata: “Dobbiamo fare di più, sono amareggiato, durante la settimana lavoriamo tanto e sono qui per dare il massimo…" ecc..ecc… Il solito monologo, sentito e risentito, da troppo tempo ormai. Una cosa almeno adesso è chiara: il suo futuro è in bilico!

Dopo la partita, una dura contestazione si è verificata fuori dallo stadio dove il vicepresidente Mancini è stato bersagliato con un bicchiere pare di birra da un tifoso a cui si aggiungono numerose le offese alla famiglia Campedelli. Fuori dal Manuzzi il presidente ha dichiarato che in giornata (lunedì) si incontreranno per decidere le sorti dell’allenatore e si dice dispiaciuto per l’ennesima figuraccia rimediata.
 
E’ difficile trovare le parole dopo un 4 a 1 in casa, contro una squadra al nostro livello. Ci sono scusanti? No. Le assenze pesanti di Succi e Lapadula, sicuramente hanno un peso specifico importante, ma la difesa è un colabrodo e Ravaglia, oltre alle sua incertezze nelle uscite, ha mostrato ieri anche qualche lacuna con i piedi. Iori poi, con quell’entrataccia ci ha messo il suo. Vaga uno stato confusionale totale, intanto Malonga continua a segnare. Anche un certo Castori iniziò un campionato quasi come questo, ma poi come finì?
 
Regalo le ultime righe a tutti quelli che hanno fatto parte al tifo e che, ancora una volta, non hanno abbandonato fino all’ultimo cantando e incitando la squadra, anche nel ricordo del Glauco. E’ difficile a volte, scrivere su un pezzo di carta i gol che si subiscono o le azioni nostre mancate o gli errori commessi, ma quando vi guardo mi viene una gran carica, ma più di scrivere non so come aiutarvi. Grazie Curva Mare!
 
 

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