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Playoff, Viali: "Giochiamo spensierati, nessuno pronostica il Cesena vincente. Voglio il clima del girone d'andata"

Il mister verso i playoff: "Nell'ambiente c'era più entusiasmo l'anno scorso dopo un settimo posto, quest'anno noto più freddezza, eppure siamo arrivati terzi". Il Cavalluccio in campo domenica 8 maggio

Inutile nasconderlo, c'è attesa e voglia, in una città 'calciofila' come Cesena, di godersi lo spettacolo dei playoff di serie C, e di vivere le emozioni che il calcio può regalare a chi è appassionato. Il sogno si chiama serie B. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per vedere il Cavalluccio in campo, ma già dal weekend partiranno le sfide interne ai gironi, quelle che i bianconeri si sono risparmiati conquistando il terzo posto. Il Cesena esordirà nei playoff nazionali (ottavi di finale) fuori casa domenica 8 maggio, ritorno al Manuzzi giovedì 12 maggio. Il 5 maggio il sorteggio con cui si conoscerà l'avversario degli uomini di Viali.

Ma come sta il Cesena? Lo spiega lo stesso mister che fa una disamina a 360 gradi: "Posso dire che abbiamo fatto una settimana molto buona, Missiroli e Rigoni sono rientrati in gruppo, specialmente per quanto riguarda il primo conto di averlo a disposizione per l'inizio dei playoff. Rigoni potrebbe essere molto utile se dovessimo andare avanti, Mulè sta lavorando ancora a parte, Brambilla purtroppo ha rimediato una brutta distorsione, sarà out".

"Terzo posto, esultanza 'esagerata'? Non toccateci le emozioni"

Poi il tecnico inizia a 'fare le carte' ai playoff, ma anche a ripercorrere la stagione regolare. "Ad inizio anno ci avevano detto che avevamo l'obbligo di arrivare sesti - mette in chiaro - abbiamo chiuso terzi. Abbiamo fatto la bellezza di 67 punti, la nostra unica sfortuna è stata avere nel girone corazzate che hanno fatto 20 punti in più, come Modena e Reggiana".

Poi la riflessione un po' amara: "Nell'ambiente c'era più entusiasmo l'anno scorso dopo un settimo posto, quest'anno noto più freddezza, eppure siamo arrivati terzi, bisognerebbe capire i motivi. Forse qualcuno si era illuso che potevamo rimanere attaccati alle prime 2, per un periodo siamo stati vicinissimi".

Tornando alla preparazione sul campo "stiamo cercando di cambiare il meno possibile la settimana tipo, domenica faremo una partita in famiglia contro la Primavera". I bianconeri scenderanno in campo domenica 8 maggio, e solo il giovedì precedente conosceranno l'avversaria. "Chiaro che stare fermi 2 settimane può essere un rischio, ma è anche vero che chi passerà il turno produrrà uno sforzo che potrebbe pagare, anche in termini di infortuni. Noi avremo il tempo di sistemare qualche acciacco. Conosceremo il nostro avversario solo 3 giorni prima, ma dovremo essere pronti anche tatticamente".

Che tipo di partite offriranno i playoff? Viali ha le idee chiare: "Saranno gare spezzate in due, negli ultimi 30 minuti di solito saltano gli schemi, bisogna essere bravi ad adattarsi anche quando gli avversari proveranno a spiazzarci". Il mister concorda con chi colloca il Cesena come outsider e possibile sorpresa nei playoff, una sorta di secondo campionato (coinvolge 28 squadre) in cui si resetterà tutto. "Vorrei vedere la squadra che ho visto nel girone di andata, con la testa libera, spensierati, nel girone di ritorno qualcosa è cambiato, l'aria si è fatta più pesante, e abbiamo giocato meno sereni". Il tecnico sottolinea come "nessuno pronostica il Cesena  vincente nei playoff, ci sono squadre carro armato".

"Dovremo essere bravi - sottolinea l'allenatore - ad accendere la fiammella, per vincere si deve creare una alchimia, pensate all'Europeo vinto dall'Italia". Poi il flash back allo scorso anno, il rocambolesco 2-3 in casa col Matelica che buttò fuori in modo crudele i bianconeri: "Con i nostri tifosi presenti non avremmo perso, è stata una partita surreale".

Dai quarti, il turno successivo rispetto all'esordio del Cavalluccio, entreranno le seconde: il Catanzaro di Pelliccioni, il Padova che da anni sfiora il salto di categoria, e la Reggiana che ha tenuto testa al Modena tutto il campionato. Ma ci sono anche le calde piazze del sud, come Avellino e Palermo, ambienti infuocati dove il calcio è una ragione di vita. "Sicuramente giocare nei loro stadi non è semplice, se guardo al nostro girone come possibili avversari bisogna fare attenzione all'Ancona, ma anche al Gubbio. Negli ultimi anni a farla da padrone sono state sempre le seconde e le terze, ma di solito escono fuori sempre un paio di sorprese".

Sui cambiamenti societari degli ultimi giorni che vedono i 'vecchi' soci sfilarsi sempre di più: "A noi che dobbiamo pensare al campo interessano relativamente, è un cambiamento che ormai esiste già da gennaio, sono dinamiche societarie del club che non toccano il campo".

Poi la chiusura: "Ho parlato con la società per un eventuale proseguimento? No, ma avrei risposto come l'anno scorso quando fui interpellato dai vertici. Risposi che volevo pensare solo ai playoff. E' bello poter tornare a respirare partite con un clima da dentro o fuori". Ora non resta che lasciare la parola al campo.
 
 

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