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Sampierana, Diversi in vista del big match: "Le pressioni sono tutte sulle spalle del Gambettola"

"Dalla nostra parte c'è anche la spensieratezza che anima il gruppo partito in estate con l'obbiettivo di migliorare il piazzamento della scorsa stagione"

Ultima di andata, sabato (ore 15) match clou Sampierana-Gambettola: la seconda in classifica contro leader che ha +3 di vantaggio, un margine che è rimasto lo stesso dopo l'ultimo turno in cui la squadra di Barontini ha espugnato il campo di Meldola (doppietta di Canali) dove il Gambettola sette giorni prima è stato fermato sul pareggio.

“Il campo era pesante, certamente un avversario in più per noi che cerchiamo il gol attraverso la manovra con palla a terra – dice il terzino mancino di 1,85 Matias Diversi, classe 2000, un altro sampierano doc e cresciuto nel settore giovanile – nel primo tempo combattuto abbiamo avuto un paio di occasioni, nella ripresa dopo le due reti abbiamo controllato bene il match. Una vittoria importante anche perchè a Meldola il Gambettola aveva solo pareggiato: arriviamo allo scontro diretto nella condizione piscologica migliore”.

Quale può essere l'arma in più della Sampierana?

“E' una sfida equilibrata, da cercare di vincere ma con giudizio. Il Gambettola non ha mai perso, ha la difesa meno battuta e questo dice tutto sul suo valore. Oltre che sul valore della nostra squadra noi possiamo contare sul fattore campo, sulla passione dei nostri tifosi, sul sintetico a cui siamo più abituati: in casa abbiamo sempre vinto. In ogni caso non sarà il match decisivo, anche nella sciagurata ipotesi dovessimo scivolare a -6, il girone di ritorno sarà apertissimo. Dalla nostra parte c'è anche la spensieratezza che anima il gruppo partito in estate con l'obbiettivo di migliorare il piazzamento della scorsa stagione: è chiaro, siamo in ballo e balleremo fino all'ultimo, ma le pressioni sono tutte sulle spalle del Gambettola e questo è un altro piccolo vantaggio”.

La Sampierana è al top o può ancora migliorare?

“Possiamo fare meglio più che nella fase di finalizzazione in quella di rifinitura, nell'ultimo passaggio per sfruttare al meglio la grande mole di gioco. Ora con l'inserimento Braccini e il ritorno di Pippi abbiamo aumentato il tasso di qualità”.

Tu sei nato un attaccante, ti ritrovi terzino. Perché?

“Mi ha impostato mister Madonia la scorsa stagione per sfruttare la mia resistenza e la mia progressione dal basso e il suo successore Barontini, un tecnico preparato e che ha saputo creare un grande gruppo, mi ha lasciato in quel ruolo che mi piace molto. Mi ispiro a Theo Hernandez del Milan, la mia squadra del cuore. Sfrutto la mia corsa, l'uno contro uno in profondità, per andare sul fondo e servire assist. Nei tre campionati precedenti tre, quattro gol li ho segnati, in questo uno solo al Bellaria: su cross dalla destra sul secondo palo mi sono fatto trovare pronto alla battuta in rete ovviamente di sinistro, il mio piede”.

Sei prossimo alla laurea in Ingegneria elettronica. Che cosa è per te il calcio?

“Una grande passione, cerco di coltivarla al meglio unitamente ai miei studi e in futuro alla mia professione. L'ambizione è di salire di categoria, ovviamente già quest'anno con la mia Sampierana. Se il Gambettola sarà più bravo di noi, applausi a loro, noi ci riproveremo la stagione prossima”.

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