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Minelli: "Spero di fare come Agliardi", Luca Lewis: "Non sono il secondo portiere. Pronto a giocare"

"Dopo due anni bellissimi in MLS volevo tornare in Italia perché il mio sogno è giocare in Serie A, e Cesena può darmi questa possibilità" svela Lewis

Stefano Minelli e Luca Lewis. Sono questi i due estremi difensori a cui il Cesena si affiderà nel prossimo campionato di Serie C e nella prossima edizione della Coppa Italia. Entrambi legati al Cavalluccio fino al 30 giugno 2024, Minelli vanta un'importante esperienza con oltre 200 gare disputate tra Serie B e Serie C con le maglie di Brescia, Padova, Perugia e Frosinone. Luca Lewis, figlio del co-presidente Robert, cerca invece il debutto ufficiale in Italia dopo un trascorso nel settore giovanile del Torino, terminato con 14 presenze in Primavera nella stagione 2019/20. In seguito alla convocazione in Nazionale statunitense Under 20 si è trasferito a New York per difendere i pali dei Red Bulls, arrivando in riva al Savio nel dicembre 2021, quando il padre Robert assieme a John Aiello ha rilevato la maggioranza delle quote del Cesena. "Dopo due anni bellissimi in MLS volevo tornare in Italia perché il mio sogno è giocare in Serie A, e Cesena può darmi questa possibilità" rivela il classe 2001. 

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Portare lo stesso cognome del presidente nello spogliatoio non è un peso secondo il portiere: "Sicuramente è una responsabilità, però lo sfide difficili sono sempre quelle più belle. Sono fortunato ad avere dei compagni splendidi che non mi fanno pesare questa cosa, ho molto rispetto per loro perché sanno che potrebbe essere una cosa difficile per me, però per ora non lo è stata". Luca Lewis non si sente inferiore né il vice del collega di reparto Stefano Minelli: "Nella mia testa non sono il secondo portiere. Sono pronto a giocarmela con Stefano e a imparare da lui perché è molto più grande, però non mi sento secondo portiere. Mi piace la competizione, sono pronto a giocare".

L'anno scorso non poté scendere in campo e nemmeno essere in panchina per motivi contrattuali, ma di fatto Lewis è l'unico rimasto del gruppo portieri della passara stagione, visti gli addii di Nardi e Benedettini. Il 21enne è maturato prima sotto la guida di Antonioli, poi del suo successore Flavoni, due preparatori dallo stile opposto. "Antonioli è una persona splendida che mi ha insegnato tante cose in poco tempo, Flavoni è un po' diverso nel carattere, più 'pazzo' ma comunque bravissimo" svela il giovane portiere, che ha come idolo il suo ex compagno di squadra al Torino Salvatore Sirigu.

Dopo tante gare da avversario (senza alcuna vittoria), per Stefano Minelli il Manuzzi sarà lo stadio di casa. "Il ricordo più bello è la prima gara di Serie B, c'era lo stadio pieno ed è stata una bella emozione (Cesena Brescia 2-0 2015/16, ndr). Per via del gemellaggio il clima e la curva del Cesena erano bellissimi". "E' il momento più importante della mia carriera - dichiara il classe '94 - un portiere a 28 anni è nel pieno della sua carriera. Volevo tantissimo venire qua e spero di fare come Federico (Agliardi, bresciano come Minelli, ndr) che è rimasto tante stagioni e ha ottenuto anche una promozione".

Sulla costruzione dal basso, che l'anno scorso a Cesena fu croce e delizia, l'ex portiere del Frosinone non ha una netta presa di posizione: "In allenamento la proviamo, poi c'è sempre modo e modo. Non bisogna abusarne perché alcune volte è pericolosa, ma se ti vengono a pressare e riesci a uscirne puoi avere dei vantaggi per far gol". Il 28enne si descrive così: "Sono un portiere bravo tra i pali e coi piedi, devo migliorare in uscita. Mi piace giocare alto e che la squadra sia aggressiva"

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