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Sampierana-Gambettola, Melini: "Chissà che non possa tirare un bello scherzo all'amico Bernacci"

"Stiamo disputando un campionato esaltante, ma visto che siamo in ballo, puntiamo al bersaglio grosso"

Si avvicina il big match del girone E di Promozione. Sabato pomeriggio la Sampierana, seconda in classifica con 35 punti, ospiterà la capolista Gambettola, avanti di 3 lunghezze. Lo scontro al vertice è valido per l'ultima giornata del girone d'andata, dopodiché si tornerà in campo il 15 gennaio. I bianconeri vogliono essere la prima squadra a battere la formazione biancoverde, che ha collezionato finora 12 vittorie e 2 pareggi, senza mai perdere. 

Presidente Oberdan Melini, i fari della ribalta sono tutti puntati sulla sfida di sabato alle ore 15, ultima partita del girone di andata: la sua Sampierana contro la leader Gambettola che ha tre punti in più. Chi è favorito?

“E’ una partita da tripla. Loro sono imbattuti e siccome c’è sempre una prima volta la Sampierana cercherà di sgambettare la capolista e dimostrare, come ha già fatto in questa prima parte di campionato, che non è da meno. Tra noi e loro, però, c’è una differenza sostanziale”.

Quale?

“Il Gambettola è partito per vincere, ha investito tanto e adesso ha ripreso Radoi e tesserato l’attaccante della Savignanese Osayande. Noi volevamo migliorare il piazzamento dell’anno scorso ben sapendo che sarebbe stato difficile vincere. Stiamo disputando un campionato esaltante, ma visto che siamo in ballo, puntiamo al bersaglio grosso. Chissà che non possa tirare un bello scherzo all’amico Bernacci”.

Voi ricorrerete al mercato?

“Con l’arrivo di Davide Braccini e il ritorno spero definitivo di Pippi dall’America, siamo più che mai a posto e competitivi”.

Peccato che i playoff non serviranno a nulla.

“E’ il mio grosso rammarico, avrebbe voluto dire accedere all’Eccellenza dalla porta di servizio per chi l’avesse vinto. Invece una delle due resterà fuori pur avendo una media punti più alta degli altri gironi”.

Ha promesso un premio partita?

“No perché quando l’anno scorso l’ho messo non abbiamo più vinto. Il mister concederà un giorno di vacanza in più. Ci sarà, invece, un premio a obbiettivo, cioè la promozione in Eccellenza. Ma al di là di questo sottolineo come chi gioca qui non lo fa per i soldi perché sotto questo aspetto non siamo competitivi con altri club, ma per l’ambiente, per la piazza, per la maglia. Dei 24 giocatori della rosa ben 21 sono sampierani, cresciuti nel vivaio locale oppure di ritorno da società professionistiche che hanno deciso di dare un mano alla squadra della propria cittadina. Questo è forte motivo di orgoglio per me, la società e tutta San Piero in Bagno che sabato accorrerà allo stadio in massa per fare il tifo per i suoi ragazzi”.

Per questo fate la giornata bianconera, si annuncia il tutto esaurito e un bell'incasso.

“Non sono validi ingressi omaggio e accrediti come succede in tutti i club professionistici e non nelle partite di cartello. Contiamo che ci sia il pubblico delle grandi occasioni e sia una bella festa di sport. Vinca il migliore e ovviamente auspico che il migliore sia la mia Sampierana”.

La gioventù contro l’esperienza. Come la mettiamo?

“Abbiamo tanti giovani e bravi, è vero, ma anche giocatori esperti. Sono certo che riusciremo ad esprimere il nostro calcio, ad avere la spensieratezza ed il ritmo che ci ha sempre contraddistinto”.

La pressione potrebbe giocarvi un brutto scherzo.

“Non abbiamo pressioni, è questo il nostro punto forte. Manterremo i nervi saldi anche nei momenti più caldi, se ci saranno, se è questo che vuole sapere. E poi ricordando le parole del mio amico mister Agatino Cuttone dico che dovremo fare tutto il possibile per vincere ma anche l’impossibile per non perdere”.

Dunque firmerebbe un pareggio?

“Certo che no, ma non sarebbe la fine del mondo con un girone di ritorno da giocare e uno svantaggio di appena tre punti da recuperare. Il campionato rimarrebbe apertissimo”.

Diceva di mister Bernacci. Come lo vede?

“Ho cercato sempre di prenderlo da giocatore nei club in cui ho lavorato come ds: a Bellaria prima, a Forlì poi, infine a Santarcangelo. Non ci sono mai riuscito. Gli faccio i complimenti: è imbattuto come mister. Vedrò di dargli il primo dispiacere sportivo sabato e alla fine gli stringerò la mano”.

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