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Calcio. C’era una volta il Cesena...

IL PUNTO. Lezione di calcio con tre gol che non ammettono repliche. Un Cesena allo sbando subisce per 90 minuti creando un solo tiro nello specchio allo scadere

Così dopo l’ennesima figuraccia rimediata, il cavalluccio timbra la penultima gara di campionato con una prova a dir poco imbarazzante. Giocatori scarichi e senza ferocia, incapaci di creare la benché minima azione d’attacco. Troppo forte il Novara? Credo proprio di sì, o meglio: i padroni di casa hanno messo quella aggressività onorando la propria maglia e i propri tifosi, cosa che il Cesena si è dimenticato di fare.

I piemontesi sono stati bravi a prendere le misure all’avversario chiudendolo nella propria metà campo, diretti da un Mascara in giornata di grazia. Per lunghi tratti del match sembrava di vedere i padroni di casa contro una squadra amatoriale nel campetto della parrocchia.

Per un attimo ho pensato che fosse solo un brutto sogno, invece era la triste realtà. Una realtà che ci ha accompagnato per tutto il campionato vissuto tra progetti mancati, confusione e primedonne non all’altezza. Come se non bastasse il popolo bianconero dovrà aspettare un’altra settima, forse la più lunga prima di mettere fine alla stagione. E poi chissà.

Ripartire trovando l’animo che ci ha contraddistinto per anni, magari in stile Delio Rossi… Non riesco a trovare un lato positivo nella domenica appena trascorsa, desolante vedere quei colori immobili, sul maledetto terreno sintetico. Troppo poco per una Piazza che ancora oggi trova il gusto e il coraggio di cantare: “Romagna Mia”.

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