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Baseball, Elephas agguantano i playoff e sognano la serie A

Gli Elephas completano l’impresa: ai play-off per la serie A. Il baseball cesenate raggiunge vette inesplorate e a settembre si giocherà la promozione

Il baseball cesenate raggiunge vette inesplorate e a settembre si giocherà la promozione. Un risultato storico e inatteso, arrivato con 24 ore di anticipo grazie al doppio successo del Verona sul Minerbio. A Vicenza passerella finale e divisione della posta (10-5 e 4-8)

Il calendario ha voluto che la trepidazione finisse con qualche ora di anticipo. Si giocava sabato, infatti, la doppia sfida tra Verona e Minerbio e poco prima della mezzanotte è arrivato il risultato tanto atteso, per la certezza matematica del secondo posto cesenate. Gli scaligeri, già primi, hanno mantenuto l’imbattibilità del proprio campo e battendo due volte i minerbiesi hanno reso reale un sogno che fino all’ultimo a Cesena nessuno voleva neppure menzionare. Gli Elephas Promau, neopromossi nella serie cadetta, si giocheranno la serie A nei play-off di settembre. Un risultato tanto inatteso quanto meritato. Con 18 successi in 27 partite i ragazzi del manager Secondo Ambrosani hanno conquistato il secondo pass per la post-season. L’avversario non è ancora noto, Foggia o Macerata si stanno contendendo il posto a disposizione, e il passaggio alla categoria superiore si giocherà in una serie al meglio delle cinque partite.

L’ultima trasferta di Vicenza è diventata così ininfluente per la classifica, ma nel bell’impianto vicentino è stato baseball vero, perchè al grande impegno dei veneti – che giocano ad un livello ben superiore di quanto la classifca racconti – i cesenati hanno risposto come di consueto, nonostante l’indisponibilità di mezzo monte di lancio (out Ambrosani, Bellettini e Gabrielli). “Garauno” è vissuta sull’equilibrio totale fino al nono inning, apertosi sul 6-5 per Cesena, grazie all’ottimo lavoro di Chiaruzzi sul monte (poi rilevato da Fersini) e all’ispirazione di Bernardi (3/5 e due doppi) e Dall’Agnola (3/5) nel box. Il solito Cingolani ha autorevolmente salvato la partita in pedana, mentre nel nono attacco i cesenati hanno chiuso il discorso con altre quattro segnature (10-5). Emergenza totale in “garadue”, gli Elephas si trovano anche senza Bernardi e Pasquini, e si infortunia anche Canini. In campo scende anche il manager Secondo Ambrosani, che si toglie la soddisfazione di un paio di belle giocate all’esterno, ma il Cesena riesce a rimanere incollato alla partita fino alla fine (5-4 al settimo), ben supportato da Lombardi e Fersini sul monte e tenuto a galla dalle valide di Sartini (2/4 e un triplo) e Rossi (2/3). Alla fine la spuntano i vicentini (8-4), ma per gli Elephas è solo l’inizio della meritata festa, per un traguardo al quale ancora si fatica a credere.

I play-off saranno la ciliegina sulla torta, e giunti a questo punto gli Elephas non lasceranno nulla di intentato, soprattutto perchè sul campo hanno dimostrato una forza e una compattezza per cui ogni risultato diventa possibile. Basti pensare che ben 8 dei 18 successi del 2013 sono arrivati con un solo punto di scarto e che i romagnoli sono stati l’unica squadra a battere due volte la capolista Verona. Sul diamante amico, Cesena ha vinto 12 partite su 14.

Non sono solo questi i numeri che fanno stropicciare gli occhi. Dietro agli Elephas c’è un’autentica leggenda sportiva. Le fondamenta del gruppo attuale si sono formate nel 1998, quando un manipolo di giocatori già esperti si trasferì dai Falcons Torre Pedrera, con la mera prospettiva di giocare qualche altra stagione prima di appendere gli spikes al chiodo. In quel gruppo, in serie C, c’erano tra gli altri Luigi Pasquini, Secondo Ambrosani, Armando Forlazzini, Piero Ambrosani, Simone Sartini, Mario Mazzocchi, Paolo Gabrielli, si unì a loro anche Alessandro Bernardi che proveniva da palcoscenici ben più prestigiosi. Sono passati 15 anni da quella stagione in serie C, che finì con la promozione e la conquista dello scudettino di categoria, e questi 8 ragazzi, tutti over 40 (a va aggiunto anche Corrado Dall’Agnola, cesenate d’adozione dal 2006), sono ancora attivi e protagonisti in una squadra che ha stupito e divertito, facendo tesoro delle decadi passate sui diamanti.

Se i “veterani” sono l’anima e la storia di questa stagione, il risultato è comunque figlio di un mix perfetto, e soprattutto di un gruppo che fa dell’affiatamento la sua arma vincente. A dicembre 2013, pochi mesi dopo la promozione in serie B (la quinta in 9 stagioni disputate in serie C!) si prese la decisione di accettare la sfida e iscriversi alla serie cadetta. Le incognite erano ben più delle certezze. Senza main sponsor, con un campionato dai costi ben più proibitivi della serie C (trasferte in quattro regioni diverse, tra cui il salasso di Cagliari), la squadra si presenta ai nastri di partenza grazie soprattutto alla disponibilità del presidente Farabegoli e alla forza di volontà dei giocatori, pronti ad autotassarsi. Dopo qualche riflessione Secondo Ambrosani accetta di tenere ancora una volta le redini della squadra, arriva David Mosquera come pitching coach. Oltre al gruppo degli “anta”, confermatissimi anche i più giovani pilastri delle ultime stagioni, sempre di scuola Falcons, il ricevitore Alberto Canini e l’esterno Ivan Cicchese, così come Davide Capozzoli, alla quarta stagione in neroargento, mentre per la prima parte di stagione (e potenzialmente anche per i play-off) c’è sempre Andrea Muccioli, così come Eros Giovannini, altro giocatore dai trascorsi illustri sempre presente nel roster. C’è anche un gradito rientro, quello di Stefano Rossi, che torna dopo varie stagioni in serie A (culminate anche con apparizioni in IBL a Rimini). Il “colpo” è sicuramente l’ingaggio di un altro ex Falcon dal pedigree prestigioso, quel Marco Benvenuti protagonista di quattro stagioni in IBL a San Marino (uno scudetto, una Coppa Campioni e la soddisfazione non banale di battere un fuoricampo nella finale del 2007), ma che la stagione non sarà di seconda fila lo si capisce quando si forma il parco lanciatori. Con Chiaruzzi come punto fermo, riprende l’attività Piero Ambrosani, arrivano l’esperto Massimiliano “Bibo” Cingolani (cinque stagioni nella massima serie con Rimini, Collecchio e San Marino) e il prospetto Francesco Fersini, dalla franchigia cesenate vengono promossi in pianta stabile Matteo Lombardi e Tommaso Bellettini e per il bull-pen c’è sempre a disposizione anche il braccio di Gabrielli.

Un roster nutrito e solido, amalgamato senza troppi problemi in poche settimane. L’esordio nella stagione regolare non è dei più incoraggianti. Nella prima partita in casa con il Cagliari, al quarto inning il punteggio è già di 0-7, alla fine sarà una pesante sconfitta per 17-5. In “garadue”, alla sesta ripresa, Cagliari vince ancora 8-1. E’ forse in questo momento che comincia la stagione trionfale degli Elephas, con una rimonta fino al 9-8 finale che segna il primo successo tra i cadetti, in rimonta, di un punto. Una trama che accompagnerà i romagnoli per tutto il campionato. Le prime avvisaglie che forse il massimo obiettivo non rimarrà la metà classifica arrivano a metà maggio, nelle partite interne col più quotato Minerbio, che viene sconfitto due volte. Da quel momento i cesenati non mollano più l’osso e la classifica racconta di un equilibrio totale dietro all’inarrestabile Veronam con cinque squadre (Cesena, Minerbo, Cagliari, Poviglio e Pianoro) a contendersi la seconda piazza. La prima vittima degli Elephas è il Poviglio, battuto tre volte su quattro a inizio giugno, ma il “pari” interno con Pianoro (garadue persa ai supplementari) e la doppia sconfitta di Cagliari (con vittoria sfumata all’ultimo inning) sembrano ridimensionare le velleità dei neroargento. L’incredibile succede nel confronto diretto di Minerbio, in “garauno” i cesenati sono sopra 3-0 al nono inning, ad un solo out dalla vittoria, e si vedono superati sul 4-3 con due soli lanci. Una sconfitta immeritata e in extremis che potrebbe calare il sipario sul sogno play-off. E invece in “garadue” Cesena rimonta uno svantaggio di due punti nell’ultima ripresa e vince di misura (9-8) portando a casa il vantaggio negli scontri diretti. E nella domenica successiva arriva il vero capolavoro, con le due migliori prestazioni della stagione gli Elephas raccolgono due fantastiche vittorie (entrambe di un punto, una ai supplementari) sulla capolista Verona, e la settimana successiva sono altre due vittorie di un punto a servire i play-off su un piatto d’argento. Ormai solo la matematica divide gli Elephas Cesena dal punto più alto mai raggiunto in 29 anni di storia sportiva, ma anche le ultime scaramanzie sono cadute nell’ultimo week-end.

Settima e ultima giornata di ritorno:
Cagliari-Poviglio 9-7 e 7-17 (7°)
Pianoro-Brescia 8-10 e 3-2
Vicenza-Cesena 5-10 e 8-4
Verona-Minerbio 10-0 (8°) e 11-7

Classifica finale: Verona (23 vinte, 5 perse) 821, Cesena (18-9) 667, Minerbio (16-11) 592, Cagliari (13-13) 500, Pianoro e Poviglio (13-14) 481, Brescia (7-19) 269, Vicenza (4-25) 142.

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