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Angelini: "Non abbiamo concretizzato. Puniti in contropiede"

Il tecnico del Cesena si addentra nelle difficoltà incontrate dalla sua squadra: “Dovevamo cercare l’uno contro uno, prenderli in velocità e in parte l’abbiamo fatto

E’ un Beppe Angelini rammaricato dopo il primo ko interno. “E’ successo quello che temevo, cioè di fare la partita e di prendere gol in contropiede. Il fastidio è tutto lì  - esordisce -. Paradossalmente abbiamo giocato meglio rispetto ad altre occasioni e abbiamo fatto bene per lunghi tratti ma non siamo riusciti a concretizzare la mole di gioco. Nel primo tempo abbiamo avuto anche qualche occasione seppur non nitida: se l’avessimo buttata dentro in una di quelle tre o quattro situazioni in area, la partita sarebbe cambiata”.

Il tecnico del Cesena si addentra nelle difficoltà incontrate dalla sua squadra: “Dovevamo cercare l’uno contro uno, prenderli in velocità e in parte l’abbiamo fatto. In altre occasioni, invece, la Recanatese ci ha portato sul suo terreno: ci mandavano cioè sul fondo per il cross, tanto avevano due centrali che le prendevano tutte”. Le recriminazioni sono anche per la direzione arbitrale: “I nostri avversari ci hanno menato per tutta la gara: Ricciardo è uscito per una botta e Capellini ne ha presa un’altra. Noi cercavamo sempre l’uno contro uno ma se l’arbitro consente il contatto fisico una squadra come la nostra va in difficoltà. E comunque il metro di direzione può anche andare bene: allora però non fischi su quell’azione finale quando ha segnato De Feudis. Fallo nostro è impossibile perché non abbiamo la malizia per farlo e perché Casadei non lo sposta nemmeno uno come Nodari. Fa specie che l’arbitro abbia lasciato correre per tutta la gara e lì invece abbia fischiato”. 

Federico Agliardi è stato il migliore in campo tra i bianconeri ma le sue parate non sono bastate ad evitare il primo ko interno e, per lui, la prima rete al passivo. "C'è tanto rammarico, siamo arrabbiati perchè volevamo conquistare i tre unti davanti al nostro pubblico - evidenzia -. Voglia e determinazione non sono mancate, neppure le occasioni anche se non proprio nitide, ma siamo stati imprecisi e ci è mancata un po’ di freddezza. Senza una torre davanti, quando si è fatto male Ricciardo, dovevamo trasformare il modo di giocare e invece abbiamo continuato ad andare spesso sul fondo. Anche perché davanti avevamo una squadra esperta, che sapeva cosa voleva, teneva palla e, quando ripartiva, ci creava grattacapi”. L’estremo difensore bianconero guarda già avanti: “Voglio sempre vincere, così come i miei compagni ma dobbiamo accettare e digerire questa sconfitta e ripartire a testa alta. Non sarà una settimana diversa dalle altre, quella che attende: dobbiamo andare a Isernia e fare subito bene”.

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