Giornata di presentazione in casa Cesena di due volti nuovi che arrivano entrambi in prestito dal Sassuolo. Si tratta del portiere Giacomo Satalino e del difensore laterale Giuseppe Aurelio. "Ci sono stati 'affidati' dal Sassuolo - sintetizza bene il direttore sportivo Moreno Zebi - club con il quale il Cesena ha un ottimo rapporto. Due operazioni che dimostrano che la società gode di ottima considerazione, anche come piazza che ha cultura di calcio. Sono giocatori che possono alzare il livello della squadra, e sono funzionali al nostro progetto".

"Penso che Satalino - spiega il ds - sia uno dei portieri giovani più interessanti del panorama italiano, mentre Aurelio in un ruolo avaro di talenti può avere un futuro roseo". Poi la parola passa ai calciatori con Satalino che sottolinea la sua soddisfazione per essere arrivato "in una piazza prestigiosa, Cesena è abituata a palcoscenici diversi dalla serie C. Come vive un calciatore questa fase di incertezza causa Covid? Con un po' di ansia, come tutti del resto". Nato a Monopoli, in provincia di Bari, poi l'approdo nelle giovanili della Fiorentina, dove ha fatto anche il terzo in prima squadra. Poi è arrivato il Sassuolo, e l'ultima stagione in prestito al Renate. Sul modello da seguire Satalino non ha dubbi: "In casa abbiamo un mostro sacro come Francesco Antonioli, il nostro preparatore dei portieri".

E' invece un uomo di fascia Giuseppe Aurelio, nato a Bracciano, in provincia di Roma. "Posso giocare come quinto nel 3-5-2 o terzino in una difesa a quattro. L'obiettivo stagionale? Ancora non ci siamo posti il problema, sicuramente faremo il massimo ragionando partita dopo partita, e a maggio vedremo dove siamo. Lo spogliatoio è unito e Beppe De Feudis ci fa capire cosa significa giocare per il Cesena".