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"42 km di sforzi, 42 anni di resistenza": ci sarà anche Cesena alla Sahara Marathon 2018

I Saharawi sono in esilio da parecchi anni, un esilio nel deserto più vicino all'Algeria dal quale però cercano di combattere per la loro autodeterminazione

Porteranno i colori e il calore di Cesena direttamente nel Sahara occidentale. Graziano Gozi, direttore della della Confesercenti cesenate e Fabio Caroti, metalmeccanico di Cesena, entrambi running, hanno ufficializzato giovedì la loro partecipazione alla 18esima edizione della SaharaMarathon, una maratona in cui più dello sport e la forma fisica conta la solidarietà e un grande cuore. Solidarietà coi Saharawi, popolo che da sempre ha abitato nel territorio del Sahara occidentale, una volta colonia spagnola, poi divisa tra Marocco e Mauritania. Territorio ricchissimo sia perché è sede di un immenso giacimento di fosfato e sia perché la sua costa è una tra le più pescose dell'Africa. Quindi molto conteso. I Saharawi sono in esilio da parecchi anni, un esilio nel deserto più vicino all'Algeria dal quale però cercano di combattere per la loro autodeterminazione.

"Sono molto dignitosi - spiega Roberto Rubens Noviello, responsabile dell'organizzazione della Maratona per l'Italia e parte dell'Europa - non chiedono elemosina, vivono con gli aiuti umanitari ma vogliono restare nel loro Paese. Chi di loro ha possibilità di studiare e andare via, quando finisce gli studi ritorna nella sua terra per alfabetizzare chi resta. A loro servono progetti per farli crescere e soprattutto intermediazione politica ad alti livelli affinché resti alta l'attenzione per la loro richiesta di autonomia. Sono anni che chiedono all'Onu il referendum ma per una ragione o per l'atra c'è sempre qualche Paese che pone un veto. 

"Andare là a correre sarà una bellissima esperienza - spiega Gozi - spero che in Italia, come nel resto del mondo, ci si renda conto sempre di più di quanto è importante aiutare le popolazioni in difficoltà nei loro territori. Noi cerchiamo di portare l'attenzione anche di Cesena in un territorio che spesso è poco conosciuto". In tutto saranno 45 italiani e 700 partecipanti in tutto. Vivranno presso le tende dei saharawi e i loro 40 euro al giorno di soggiorno serviranno alla popolazione più di tante parole. Chi da Cesena non potrà essere lì fisicamente ci sarà, però, con lo spirito perché in consiglio comunale il Partito Democratico presenterà un ordine del giorno in cui impegna la giunta e il consiglio comunale a confermare sostegno alla Regione Emilia Romagna nelle politiche a favore del popolo Saharawi. Un impegno politico che speriamo presto si concretizzi in qualcosa di concreto. 

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