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Verso Pasqua, "ho impastato due quintali e mezzo di farina", in Romagna la pagnotta 'batte' la colomba

E' vero che la colomba è il dolce pasquale per eccellenza, ma qui in Romagna anche la pagnotta non scherza: è un vero e proprio must

E' vero che la colomba è il dolce pasquale per eccellenza, ma qui in Romagna anche la pagnotta non scherza: è un vero e proprio must. E tra l'altro quest'anno, forse perché - allontanato lo spettro covid - il pranzo della domenica si farà fuori, è andata molto più la pagnotta della colomba. Almeno questo è quello che è accaduto a Elga e Loris Mengozzi dell'azienda agricola di San Romano (Mercato Saraceno) che tutti i mercoledì e i sabati sono al Mercato Coperto con i loro prodotti appena sfornati. "Ho impastato due quintali e mezzo di farina per fare le pagnotte pasquali - spiega Elga - ed è un mese che le vendo. Le colombe, invece, almeno da noi, sono andate un po' meno. Un po', forse, perché sono un po' più impegnative, più dolci e più farcite. Ma forse anche perché quest'anno la gente, andando fuori a mangiare, ne ha acquistata solo una e non ne ha fatto la scorta com'è avvenuto nei due anni precedenti".

La pagnotta di Elga e Loris non è proprio la classica pagnotta di Sarsina, buonissima, ma simile a un pane contadino da inzuppare nel vino "La nostra pagnotta è un po' più morbida, ci mettiamo farina, uova, strutto, lievito madre. Tutti prodotti della nostra azienda. Poi - prosegue Elga - aggiungo scorza di arancia, aroma di limone e anice. Servono 12 ore di lievitazione, un po' meno delle 30 ore necessarie per la colomba. Si può mangiare a colazione ma anche come dolce dopo pranzo, magari riempita di gelato". 

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