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Tappa a Cesena per "Giorgione", l'oste della tv: sulle tavole un petto d'anatra, aneddoti e tante risate

Giorgio Barchiesi, conosciuto al grande pubblico come Giorgione, l'oste più amato d'Italia, è tornato a Cesena per i "Martedì con l'ospite", eventi culinari e socializzanti

Ama la Romagna e i romagnoli, perché sono persone dirette e calorose. Il suo cibo preferito, frutto di questa terra, è il classico ma sempre ottimo cappelletto in brodo. Giorgio Barchiesi, conosciuto al grande pubblico come Giorgione, l'oste più amato d'Italia, è tornato a Cesena per i "Martedì con l'ospite", eventi culinari e socializzanti, organizzati dal ristorante "Al Sangiò" di piazzetta Amendola che da giorni ha fatto il tutto esaurito, tanto da dover organizzare un'altra serata. Giorgione, come da tradizione dei "Martedì con l'ospite", ha cucinato insieme allo chef del locale, Pasquale Di Riso, un menù particolare e concordato da più mani.

"Dev'essere come una jam session - ha spiegato Giorgione - è vero che ognuno suona il suo strumento ma poi quando ci si trova lascintilla deve scoccare grazie al lavoro di tutti. L'importante è che la materia prima sia buona, poi gli accordi vengono da sé. Quando 11 anni fa sono andato in tivù, della cucina esisteva solo la parte spettacolare mentre io volevo che i piatti cucinati non fossero solo belli ma si potessero mangiare. E così ho fatto.Tutto quello che io cucini in televisione, infatti, è sempre riproducibile perché la tavola non dev'essere solo un piacere per gli occhi ma un invito reale a stare bene, nessuno escluso". E con Giorgione non si sbaglia mai. Sulle tavole del Sangiò ha portato un petto d'anatra con riduzione di arancia ed erbe, i maltagliati impastati con farine grezze conditi con una crema di peperoni e mandorle e per secondo un'arista su una polentina e condita con un agresto di prugne, salvia, aceto e mandorle.

Ma il punto di forza dei "Martedì con l'ospite", al di là del buon cibo, è l'ospitalità, le chiacchiere che i commensali possono intrattenere con l'ospite di turno. Giorgione, infatti, è  in sala con i clienti, passa di tavolo in tavolo, racconta i suoi aneddoti e spiega i piatti che man mano escono dalla cucina. A parte la simpatia innata e la grande conoscenza culinaria di Giorgione, è un modo simpatico per mangiare consapevolmente e acquisire nuove conoscenze in questione di cibo.

"Prima di Giorgione - spiega Alessandro Braschi, titolare di Al Sangiò - abbiamo invitato la personal chef Ruth Faedi. Poi abbiamo intenzione di continuare con Peppe Guida, Paolo Teverini e Iglis Corelli. Ma sicuramente Giorgione lo faremo tornare perchè tutte le volte che viene a Cesena è un trionfo".

Il locale di piazza Amendola è ormai aperto da un anno e il bilancio, nonostante il covid, è positivo. "Abbiamo montato l'insegna del locale il 26 ottobre del 2020 - spiega Braschi - e la sera del 26 ottobre l'ex presidente del consiglio Conte chiuse i locali causa pandemia. Un tempismo perfetto. Abbiamo aperto quando è stato possibile ma alla fine siamo soddisfatti. Quest'estate con la possibilità di estenderci all'esterno abbiamo lavorato molto bene e ora proseguiamo in modo positivo. Seguiamo le regole senza prendere posizioni tra green pass sì o green pass no. Ci sono le regole, noi le applichiamo. Ora, con i "Martedì con l'ospite" abbiamo voluto offrire qualcosa di più ai nostri clienti per andare oltre al semplice cibo. Ci piace intrattenerli, parlare con loro. E chi meglio degli stessi chef che cucinano?". 

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