Fabbro per lavoro e scultore per passione: dagli attrezzi agricoli recuperati è nato il presepe che ha riportato 'a casa'
Dall'amore per il trekking e dalla passione per l'arte fabbrile ha preso vita il presepe: "Facendo trekking nel Parco da 36 anni, anche quando non era ancora Parco nazionale, ho recuperato attrezzi agricoli nelle rovine degli edifici"
Tra le tante natività che si possono ammirare in queste settimane sul territorio, ce n'è una estremamente suggestiva che è 'tornata a casa', nel Parco delle Foreste Casentinesi, dopo essere stata esposta in giro per la Romagna. Nella chiesina di Casanova dell’Alpe è allestito il presepe realizzato dal cesenate Stefano 'Bob' Fagioli. Quest'opera ha una lunga storia di ricerca e ispirazione, che racconta lo stesso creatore.
Il piccolo borgo abbandonato di Casanova dell'Alpe è situato tra le valli del Bidente di Pietrapazza e di Ridracoli e conta tre case di sasso, la chiesa, il piccolo cimitero e la scuola. E proprio di questa chiesina, ancora consacrata, Fagioli ha avuto la custodia. Dall'amore per il trekking e dalla passione per l'arte fabbrile ha preso vita il presepe. “Per realizzarlo ci sono voluti una ventina d'anni – racconta - , facendo trekking nel Parco da 36 anni, anche quando non era ancora Parco nazionale, ho recuperato attrezzi agricoli nelle rovine degli edifici che incontravo, come forconi o zappe. L'ho finito nel 2016”.
Ci sono la stella cometa realizzata da una sega a due manici, “la capanna è ricavata da un vecchio vomere, il bue da un'accetta, ma gli attrezzi non sono stati trasformati, questo è il bello, si vede ancora cosa sono – spiega Fagioli -. Alcuni pezzi li ho tenuti sul banco anche anni, prima di capire come potevo dargli una vita diversa. Ce ne sono di molto significativi, come l' angelo ricavato da una zappa che ha subito solo due tagli per le ali. Con l'occasione della custodia della chiesa, per me un grande privilegio, anno scorso l'ho 'riportato a casa', dopo che era stato esposto anche a Cesena, Forlì, Faenza, Portico”
Oggi Fagioli ha 59 anni, ma ha iniziato a lavorare in carrozzeria a 14 anni, “nell''88 ho aperto un'attività in proprio come fabbro. Dai primi anni '90 mi sono appassionato all'arte fabbrile, partecipando anche a manifestazioni internazionali con le mie sculture. Sono un fabbro forgiatore che usa ancora la forgia a carbone e l'incudine. Non mi sono mai sentito un artista, non ho mai pensato di fare della scultura il mio lavoro, lo faccio quando mi appassiono ad un disegno”, conclude.
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