"Sono in isolamento da 18 giorni insieme a mia mamma anziana, nessuna risposta per il tampone"
Recita la segnalazione: "Sono in quarantena dalla sera del 18 dicembre, giorno in cui, nonostante il tampone antigenico sia risultato negativo, mi sono messo in isolamento volontario, visti i sintomi: tosse e difficoltà respiratorie e successivamente febbre. Il giorno 22, mi sentivo meglio senza febbre, ma, per le procedure aziendali, prima di rientrare al lavoro il giorno seguente, ho rifatto il tampone rapido. Con mio grande stupore, è risultato positivo. Il 24 dicembre, l’AUSL ha fatto fare il tampone molecolare a me e a mia mamma di 86 anni (vaccinati con ciclo completo), siamo risultati entrambi positivi. Giovedì 30, il medico di famiglia, visti i sintomi ormai scomparsi, ha fatto la richiesta di tampone per l’uscita dalla quarantena, sia per me che per mia mamma. Da allora non abbiamo avuto nessuna informazione e nessun contatto dall’AUSL di Cesena per farci sapere la data del tampone. I miei innumerevoli tentativi di contattare gli uffici preposti dell’AUSL, sia telefonicamente che per e-mail non hanno sortito nessun risultato. Sono 18 giorni che sono rinchiuso in isolamento in una stanza di circa 12 metri quadrati, senza sapere nulla di quando a me e a mia mamma verrà fatto il tampone. Comprensibili le difficoltà del momento, ma che nessuno dopo 6 giorni dalla richiesta, ci abbia mai contattato, questo a mio avviso non lo è tanto, anche perché mia mamma è anziana e io devo dare delle risposte al mio datore di lavoro".