rotate-mobile
social

Gattolino festeggia la patrona: la storia del restauro del dipinto con sopresa

"Dopo il meraviglioso risultato della “Risurrezione” di Cappelli, inaugurato nello scorso settembre, un altro capolavoro arricchisce la nostra chiesa. Quel dipinto spento, in parte lacunoso e patinato, ha ripreso nuova luce", racconta don Bosi

Gattolino festeggia Santa Anastasia patrona. La comunità nasce attorno ad un oratorio già presente nel 1414, che in seguito, passa sotto la giurisdizione della parrocchia di San Pietro e, di conseguenza, dei canonici di San Giovanni in Laterano che nomineranno il parroco nel 1756, quando diverrà parrocchia autonoma. Nel 1767 si arriverà alla completa autonomia parrocchiale con l’erezione del Fonte Battesimale.

È di questo periodo il quadro che rappresenta Santa Eurosia che il parroco, don Daniele Bosi, ha deciso di restaurare. “Avendo una certa passione per l’arte e la storia, mi sono adoperato subito per restaurare i due quadri della chiesa, come al solito con le nostre forze. Dopo il meraviglioso risultato della “Risurrezione” di Cappelli, inaugurato nello scorso settembre, un altro capolavoro arricchisce la nostra chiesa. Quel dipinto spento, in parte lacunoso e patinato, ha ripreso nuova luce", racconta.

"Anche se nella schedatura ufficiale veniva collocato al XIX secolo e di autore ignoto, appena l’ho visto nel novembre 2021 ho capito subito fosse opera del nostro Valbonesi di Ranchio e quindi l’opera si collocava nel secolo precedente. Nel santino della festa del febbraio 2021 scrissi che attribuivo al Valbonesi, tesi che poi la restauratrice Carla Castellucci ha confermato, confrontando i tratti e i paesaggi con opere note del famoso pittore (a Ranchio, Sarsina, San Romano, San Damiano, Montecastello ecc.). Era la quarta opera che ero riuscito a rintracciare, oltre quelle citate nel volume realizzato per il Millenario della Cattedrale di Sarsina (2008). Nella pubblicazione, non vennero inseriti i due quadri della Badia di Montalto (restaurati poi nel 2012) che si trovavano proprio a Sarsina in archivio; poi riconobbi anche il quadro dell’oratorio privato di Tomba di Sarsina, conservato da decenni in casa della famiglia. Questa di Gattolino è la quarta opera inedita del pittore locale, nato a Ranchio nel 1731".

"Anche se le sue opere non sono eccelse, sono tuttavia molto interessanti, come esemplari portavoce delle vicende artistiche della media Valle del Savio nella seconda metà del XVIII secolo. Nell’odierno restauro, permesso dalla Sovrintendenza in accordo con la Curia, una piacevole sorpresa: l’angolo destro della tela, in basso, che raffigurava una piccola selva, in realtà nascondeva qualcosa. Evidentemente il pittore aveva adattato un quadro esistente, di Santa Barbara, secondo le richieste del parroco che desiderava invece l’immagine di Sant’Anastasia. E allora, come si usava, un non piccolo ritocco: sotto la selva sono spuntati due grandi cannoni, rimasti nascosti da due secoli e mezzo. La gente è rimasta colpita da questo ritrovamento: rimane ad essere ugualmente la loro Santa Anastasia. Dopo la messa delle 10 di domenica 13, la restauratrice presenterà l’opera alla comunità”, conclude don Bosi

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gattolino festeggia la patrona: la storia del restauro del dipinto con sopresa

CesenaToday è in caricamento