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Il cortometraggio "made in Cesena" racconta in maniera cruda l'incubo della guerra e finisce su Sky

“Di fronte al dramma epocale della guerra ci sembrava giusto e doveroso fare qualcosa - spiega Gian Paolo Mai - perché noi artisti abbiamo il privilegio di poter utilizzare la nostra arte per esprimere e veicolare dei messaggi"

E’ uno struggente manifesto contro la guerra il cortometraggio “made in Cesena” che - dopo la pubblicazione su SkyTg24 e sulla piattaforma social della Regione Emilia Romagna - è diventato virale nella rete.  L’opera - realizzata a “quattro mani” - è nata da un’idea di Gian Paolo Mai, regista, attore napoletano e fondatore della Cesena Film Academy e della Scuola Cinema Ravenna in collaborazione con il regista e video-maker cervese Maurizio Nari (suo socio ed insegnante all’interno della scuola) con il quale ha condiviso la regia (direttore della fotografia Cris Fx). 

Il video - ispirato alla tragedia ucraina - non sposa nessuna posizione politica, ma intende soltanto raccontare, in maniera cruda, l’incubo della guerra vista dagli occhi delle madri e delle sorelle che - da entrambe le fazioni - piangono i loro cari.  Il corto - interpretato dagli allievi della Cesena Film Academy ma anche da autentici rifugiati ucraini - parte con una ninna nanna cantata da una ragazza russa mentre scorrono, ritmate, le immagini con i colori della bandiera ucraina. A chiudere il cortometraggio è un ragazzo russo che dichiara: “Non è la mia guerra” seguito da una vera rifugiata ucraina che riprende le parole del Papa: “La guerra è una follia, fermatevi per favore”. 

“Di fronte al dramma epocale della guerra ci sembrava giusto e doveroso fare qualcosa - spiega Gian Paolo Mai - perché noi artisti abbiamo il privilegio di poter utilizzare la nostra arte per esprimere e veicolare dei messaggi. Con questa opera volevamo provare a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla catastrofe della guerra e, come in un’ideale staffetta della pace, invitare gli altri artisti a fare altrettanto con i loro talenti”.

“Volevano raccontare la sofferenza della guerra in maniera semplice ma efficace - aggiunge Nari - per questo, abbiamo deciso di utilizzare coreografie scarne ed essenziali, puntando soprattutto sui volti delle persone che, al di là delle grandi questioni geopolitiche, restano le vere vittime di questo conflitto”.   Cesena Film Academy è una scuola di arte cinematografica attiva sul territorio da circa cinque anni. Tra i suoi docenti figurano professionisti della Rai di Roma. Negli anni scorsi hanno tenuto workshop attori di grande valore come Giancarlo Giannini e Paolo Contincini.

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