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Whistleblowers, Alice Buonguerrieri (Fratelli d'Italia): "Più tutele per chi segnala gli illeciti"

“Parliamo di una normativa molto importante, perché mette in sicurezza coloro che, venuti a conoscenza durante l'esercizio del loro lavoro, sia in ambito pubblico che privato, di una violazione in materia di legislazione comunitaria e nazionale, la segnalano"

Vengono definiti whistleblowers e sono coloro che segnalano violazioni del diritto dell'Unione europea e delle disposizioni delle normative nazionali delle quali siano venuti a conoscenza nell'ambito di un contesto lavorativo. Oggi in Commissione Giustizia alla Camera è stato discusso lo Schema di decreto legislativo recante l'attuazione della Direttiva Ue 2019/1937 che tutela proprio questi soggetti. Relatrice dell'atto, per alcuni fondamentali articoli, è stata Alice Buonguerrieri (Fratelli d'Italia).

“Parliamo di una normativa molto importante, perché mette in sicurezza coloro che, venuti a conoscenza durante l'esercizio del loro lavoro, sia in ambito pubblico che privato, di una violazione in materia di legislazione comunitaria e nazionale, la segnalano. In casi come questi c'è uno scoglio da superare: capita che il segnalante tema possibili conseguenze correlate alla segnalazione, è un fattore che intimorisce e magari non permette l'emersione di tutti i casi di illeciti. C'è chi ha paura di perdere il posto di lavoro, di essere demansionato o soggetto a mobbing. Parliamo quindi di atti ritorsivi nei confronti di chi ha dato il via alla segnalazione. Il recepimento di questa direttiva comunitaria introduce tutele molto rilevanti: lo fa in termini di riservatezza del denunciante, del contenuto della denuncia e dei documenti presentati; ma pure nelle tempistiche certe e celeri dell'iter, nella modalità con cui la segnalazione stessa può essere attuata: anche oralmente o con un messaggio. Di fondamentale importanza è poi la norma che vieta ogni forma di ritorsione in danno al segnalante in senso lavorativo e che prevede sul punto una inversione dell'onere della prova in suo favore. Competente a decidere riguardo alle condotte ritorsive è il Giudice ordinario che, applicando questa normativa, può adottare tutte le misure anche urgenti necessarie a tutelare il lavoratore, tra cui la reintegrazione nel posto di lavoro, la cessazione della condotta, il risarcimento del danno. E' una normativa molto importante che aiuta a far emergere degli illeciti, tutelando le persone che segnalano la violazione”.

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