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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Welfare, via libera al Reddito di Solidarietà in Emilia-Romagna

Montalti (PD): ‘Approvato il regolamento. 35 milioni per tendere la mano a chi vive un temporaneo disagio’

Via libera dall’Assemblea Legislativa al regolamento che fissa i criteri necessari per richiedere il Reddito di Solidarietà in Emilia-Romagna e definisce le modalità per ottenerlo e attivare il progetto di reinserimento socio-lavorativo.

“È questa la grande novità della misura di sostegno al reddito che abbiamo introdotto in Emilia-Romagna e che vuole rispondere alle necessità di tante famiglie che sono al di fuori di qualsiasi forma di tutela ma che vivono un temporaneo disagio economico e sociale” spiega Lia Montalti, consigliera regionale PD.

Potranno fare domanda i nuclei famigliari con Isee inferiore ai 3mila euro, residenti in Emilia-Romagna da almeno due anni e che non percepiscono sostegni analoghi.

“Il patto sociale per ottenere il contributo consiste nell’attivarsi per cercare lavoro, formarsi, assicurare la frequenza a scuola dei propri figli. Fare la propria parte, sostenuti dai servizi, per uscire dalle difficoltà”.

L’erogazione del Reddito di Solidarietà ai nuclei che l’avranno ottenuto avverrà, ogni due mesi, attraverso l’accredito dell’importo – da un minimo di 80 euro, per i nuclei composti da una sola persona, a un massimo di 400 euro al mese, per quelli composti da 5 o più membri – su un’apposita carta acquisti prepagata rilasciata da Poste Italiane. Il sostegno al reddito ha una durata di 12 mesi terminati i quali, dopo una pausa di 6 mesi, può essere richiesto per ulteriori 12 mesi, qualora le condizioni di disagio persistano.

I Comuni sono i soggetti preposti a raccogliere le domande, verificare la sussistenza dei requisiti e procedere ai controlli oltre a seguire il nucleo famigliare nel suo progetto di riattivazione.

“La logica che sta dietro alla decisione di dare un contributo in cambio di un patto sociale è quella di allontanarci dal mero assistenzialismo, e di accompagnare chi ha più bisogno in un percorso di crescita per sé, per la propria famiglia e per la comunità di riferimento. – conclude Montalti – Quest’anno abbiamo messo a bilancio 35 milioni di euro, i potenziali beneficiari sono tanti e sappiamo che col Reddito di Solidarietà non risolveremo definitivamente il problema della povertà, ma possiamo fare un deciso passo in avanti per l’inclusione sociale di tante persone in difficoltà”.

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