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Welfare, Montalti torna a chiedere garanzie: l'Inps rassicura su sedi e personale

La consigliera regionale: "L'attenzione deve rimanere alta anche negli anni futuri per evitare di depotenziare il servizio"

Il sottosegretario Manghi legge in Aula la risposta della direzione: Savignano e Cesena restano aperte; stipulati nuovi contratti per medici legali, gli ispettori arriveranno da altre province.

"L'attenzione deve rimanere alta anche negli anni futuri per evitare di depotenziare il servizio". E' la reazione di Lia Montalti alla risposta del sottosegretario Gian Maria Manghi interrogato dalla consigliera del Partito democratico, durante l'odierno question time, sulla situazione degli organici dell'Inps messi in difficoltà, in provincia di Forlì-Cesena, dalla mancanza di personale dovuta ai tanti pensionamenti con 'Quota 100'. "Serve la garanzia che il personale venga sostituito oppure che le pratiche vengano redatte in via telematica in modo che altre sedi possano sopperire alla mancanza di dipendenti senza far ricadere disagi sui cittadini".

Il sottosegretario ha annunciato in Aula la risposta della direzione regionale Inps, "interpellata in più occasioni". "La direzione ha smentito la chiusura degli uffici di Cesena e Savignano sul Rubicone e ha assicurato che si sta attivando per per far fronte alla sofferenza di organico".
Montalti ha inoltre sollevato il problema dei medici direttamente dipendenti dell’Inps: “Ne è rimasto soltanto uno- ha affermato in Aula- il quale andrà in pensione a febbraio 2020, così non solo a Forlì-Cesena ma in tutta la Romagna non ne sarà presente nessuno”. Su questo Manghi ha replicato: "La direzione ci ha comunicato di aver stipulato per la provincia di Forlì-Cesena cinque contratti di prestazione d'opera professionale con medici esterni e di aver attivato misure organizzative per garantire l'effettuazione delle visite. Cinque i contratti stipulati per la provincia di Rimini, sei per quella di Ravenna".

Montalti ha messo l'accento anche sugli ispettori Inps: “La Provincia ne ha a disposizione soltanto uno, situazione che non permette una sufficiente attività di tutela”. Ma in questo caso non verrà assunto altro personale: "Non è possibile sostituire chi ha utilizzato 'Quota 100' con personale con la stessa qualifica- ha continuato Manghi- ma la direzione ha spiegato che, come per il 2019, anche nel 2020 verranno riproposte azioni di sussidiarietà da parte di altre sedi regionali". In pratica ispettori di altre sedi opereranno anche in provincia di Forlì-Cesena come avvenuto durante quest'anno.

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