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Wedding planner e futuri sposi, il settore vive nell'incertezza: "Serve chiarezza sugli spostamenti"

“Il chiarimento assume un’importanza generale coinvolgendo l’attività di molti lavoratori e avendo impatto su un rilevante settore dell’economia regionale"

Il Partito Democratico di Cesena con una lettera-appello si rivolge all’Assessore regionale Andrea Corsini sul tema wedding planner, settore che vive nell'incertezza.

“Occorre un chiarimento – affermano dal Partito Democratico di Cesena - circa la possibilità di effettuare spostamenti, anche fuori regione, non solo per i wedding planner - i quali sono legittimati ad ogni spostamento connesso alle proprie esigenze di lavoro - ma anche per i futuri sposi, i quali avrebbero necessità di spostarsi per la selezione dei migliori fornitori di beni e servizi per gli eventi connessi alla celebrazione del matrimonio. L’impossibilità di garantire gli spostamenti dei futuri sposi, come è evidente, ostacola fortemente il lavoro dei wedding planner e di tutti coloro che erogano servizi nel settore (catering, proprietari di location per le feste di nozze, sarti e commercianti di abiti per cerimonie, fioristi ed allestitori), impedendo ai potenziali acquirenti di detti beni e servizi di poter svolgere tutte quelle attività di prova e valutazione funzionali ai propri acquisti e non realizzabili a mezzo degli strumenti di comunicazione elettronica. In questo senso abbiamo chiesto, con la nostra lettera appello, alla Regione Emilia-Romagna di attivarsi e farsi portavoce affinché il Governo pubblichi in tempi celeri un’apposita FAQ di chiarimento in merito”.

“Il chiarimento assume un’importanza generale coinvolgendo l’attività di molti lavoratori e avendo impatto su un rilevante settore dell’economia regionale. Dallo scoppio della pandemia i wedding planner e gli altri fornitori di beni e servizi connessi alle celebrazioni di nozze sono stati fermi per oltre un anno, nessuno 'stop and go', hanno dovuto rinviare in blocco i matrimoni programmati per il 2020 al 2021, ma ora rischiano di perdere anche questa stagione, se non si interviene in tempi rapidi e chiari. Parliamo di un settore che genera un volume di affari di 65,5 miliardi per un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi, e impiega 570 mila addetti. Un'industria che il Covid-19 ha bloccato con perdite di fatturato stimate in oltre l'80%, e con una conseguente ricaduta sul piano occupazionale”.

“Se appaiono per un verso rassicuranti le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi - pronunciate ieri durante l’incontro con i governatori - secondo cui per i prossimi mesi la Commissione Ue ha assicurato che le dosi di vaccino dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l'immunità per il mese di luglio in tutta l'Europa, diventa assoluta priorità per il settore, d’altro canto, riavviare in tempi celeri la programmazione degli eventi per la prossima estate per garantire la sussistenza  di un comparto intero da oltre 65 miliardi l'anno”.

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