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Vendita della quote di Hera, Bartolomei (Cd): "Rafforzare Atersir"

La decisione di alcuni Comuni romagnoli di ridurre la propria partecipazione nel capitale di Hera o delle holding locali ad essa collegate e la rinuncia a seguire la stessa via da parte di Bologna, inducono Centro Democratico ad alcune riflessioni

La decisione di alcuni Comuni romagnoli di ridurre la propria partecipazione nel capitale di Hera o delle holding locali ad essa collegate e la rinuncia a seguire la stessa via da parte di Bologna, inducono Centro Democratico ad alcune riflessioni. “Noi non siamo contrari in linea di principio alla riduzione della partecipazione pubblica, considerato peraltro che l’operazione in questione prevede il mantenimento del controllo di fatto da parte dei Comuni sulla società – afferma Maria Grazia Bartolomei, vice coordinatrice regionale di Centro Democratico.

“Quel che rileva è che il pubblico svolga maggiormente che in passato il proprio ruolo, ottenendo la realizzazione da parte della multi utility degl’investimenti necessari per elevare la qualità delle reti e dei servizi a tariffe invariate, rinunciando a parte dei lauti profitti garantiti dalla partecipazione in attività svolte in condizioni monopolistiche ” – continua Bartolomei.

“Per meglio favorire che i Comuni, facendo squadra, svolgano fino in fondo il ruolo di regolatori e controllori di Hera, ci uniamo alla richiesta di potenziare il ruolo di Atersir da parte della Regione. Quanto alla destinazione dei fondi europei di qui al 2020 in Emilia – Romagna, tirati in ballo per compensare i mancati introiti dalla vendita delle azioni di Hera da parte del Comune di Bologna, la distribuzione va fatta secondo equità tra i territori” –conclude la rappresentante di Centro Democratico.  

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