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Variante di Salvaguardia, "Non ci sarà cemento nel Parco Ippodromo"

"E' un importante obiettivo raggiunto, visto questa area verde rappresenta oggi il polmone più grande della città", afferma Molari

Caterina Molari, del gruppo consiliare del Pd, interviene sull'approvazione della Variante di Salvaguardia, che prevede l’eliminazione complessiva di circa 200 ettari che, da residenziale o produttivi, tornano agricoli. "E’ evidente che le conseguenze della Variante non si fermano sulla carta - esordisce l'esponente democratica -. E' un atto molto concreto per investire sul futuro della città, riducendo le previsioni urbanistiche allo stretto necessario, rendendo più coerente le previsioni edilizie rispetto all’andamento della popolazione e del mercato, privilegiando il recupero dell’esistente rispetto al consumo di nuovo suolo".

"Tra le varie aree oggetto di questa Variante, crediamo sia importante sottolineare le decisioni che riguardano l’area del Parco Ippodromo - continua Molari -. La storia è nota: quando qualche anno fa venne avanzata la proposta di edificazione di una serie di appartamenti all’interno del Parco Ippodromo, tanti cittadini segnalarono che la costruzione di appartamenti in mezzo al parco era evidentemente una scelta poco saggia, legata al fatto che risaliva ad un periodo in cui il parco non era ancora diventato quello che è oggi. L’Amministrazione prese in carico la questione, cercando di trovare una soluzione concorde con i privati, proponendo di spostare il permesso edificatorio all’interno di un’area comunale poco distante, lungo la via Pontescolle".

Prosegue Molari: "Questo accordo sembrò essere condiviso dai 4 privati, ma per varie vicissitudini 3 privati su 4 si sono dimostrati non intenzionati ad aderire. Fu per questo motivo che, nell’aprile 2015, in fase di ripubblicazione della Variante, si ripropose lo stralcio del comparto a verde pubblico per il completamento del Parco Ippodromo, con vincolo preordinato all’esproprio comunicato alle proprietà interessate. In questi mesi, relativamente a questo comparto è stata ricevuta una osservazione, quella dell’unico privato che sarebbe stato intenzionato ad aderire all’accordo di delocalizzazione della propria capacità edificatoria: al momento non è stato possibile accoglierla, poiché l’area su cui viene richiesto il trasferimento non è ancora interamente di proprietà comunale, ma si rimanda questa possibilità ad un futuro accordo, confidando in una soluzione positiva per tutti".

"Fatto sta che con questa Variante si blocca definitivamente la possibilità di edificare all’interno del Parco Ippodromo, e questo è un importante obiettivo raggiunto, visto questa area verde rappresenta oggi il polmone più grande della città, molto frequentato da runners, famiglie, ragazzi allo skatepark, proprietari di cani, passeggiatori, e l’inquinamenti generato dalla realizzazione di appartamenti, con relativo traffico di auto, avrebbe “spezzato” in due il Parco, tra l’altro in un’area molto vicina al fiume. Un obiettivo molto concreto, che siamo orgogliosi di aver portato a casa", conclude.
 

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