Urbanistica, Cesena Siamo Noi: "La nostra città non ha mai fatto il PSC"
"Quasi tutti i comuni emiliano-romagnoli hanno adottato la strumentazione prevista dalla legge mentre il Comune di Cesena non l’ha mai fatto"
Nuovo piano regolatore: oculatezza o inadempienza? In questi giorni è uscita la bozza della nuova legge urbanistica regionale redatta dall’assessorato alla programmazione territoriale della Regione Emilia-Romagna. In una nota divulgata dal sindaco Lucchi e dall’assessore all’Urbanistica Moretti, si mette in evidenza “l’oculatezza dimostrata dal comune di Cesena che in questa fase ha optato per realizzare una Variante di salvaguardia, anziché dotarsi degli strumenti urbanistici fino ad ora previsti dalla Legge regionale urbanistica 20/2000”.
A tal proposito conviene ricordare che la Legge regionale vigente imponeva ai comuni di dotarsi del Piano strutturale comunale (PSC) già a partire dal 2000. Quasi tutti i comuni emiliano-romagnoli hanno adottato la strumentazione prevista dalla legge mentre il Comune di Cesena non l’ha mai fatto, rinunciando di fatto alla programmazione urbanistica prevista con il Piano strutturale comunale (PSC). Il Piano strutturale comunale è il documento costruito sull’indagine profonda di tutte le dinamiche che concorrono in un territorio e sul quale, sulla scorta del patrimonio di conoscenze acquisito, si dovrebbero fondare la linea di indirizzo dello sviluppo della città.
Non averlo fatto per scelta significa ammettere di NON aver PIANIFICATO bensì condotto una trasformazione del territorio “navigando a vista” e seguendo per anni criteri di scelta che non appartengono alla scienza urbanistica. I risultati dell’improvvisazione sono confermati dall’ ultima variante di PRG in cui una quantità di aree di espansione sono state eliminate con l’intento di rimediare a scelte urbanistiche errate in un territorio già pesantemente compromesso da una esacerbata urbanizzazione. Pare quindi ridicolo parlare di oculatezza di scelte fatte quando vi è una inadempienza che dura oramai da 16 anni.
Tuttavia, visto il positivo cambiamento di indirizzi che la bozza di legge sembra portare in ambito urbanistico, fin da ora ci si attende di poter finalmente condividere in seconda commissione gli studi e le ricerche fatti dall’ufficio urbanistica (che, a quanto sembra, sono in elaborazione oramai da 3 anni!) al fine permettere alle forze di maggioranza e di opposizione di dare il proprio positivo contributo.
Fin da ora il Movimento Cesena Siamo Noi auspica l’inizio di un processo di riflessione e di confronto sulla Cesena del futuro, aperto e condiviso con tutta la città, dal momento che il Piano Regolatore che sarà recepito a seguito della nuova legge regionale metterà in gioco il nostro territorio per i prossimi 20 anni.
Movimento Cesena Siamo Noi