Ufficio per risoluzione contenziosi con dipendenti, Bignami (Pdl): "Approvato e finanziato da Regione?"

Il Comune di Cesena ha costituito nel 2010 “l’ufficio associato per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro del personale dipendente”, affermando che lo stesso “è stato di recente ampliato e presentato alla Regione Emilia-Romagna che lo ha valutato positivamente, inserendolo tra le iniziativa da finanziare nel corso del 2010”. Lo segnala il consigliere Galeazzo Bignami (Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui ricorda che il Comune di Cesena avrebbe anche assegnato a una persona “un contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di dirigente responsabile” di questo ufficio, a cui avrebbero deliberato di associarsi oltre cinquanta enti (Comuni e Unioni di Comuni) del territorio regionale.

Non risulterebbe, tuttavia, a parere di Bignami, che questo “sportello”, il cui progetto sarebbe stato presentato all’amministrazione regionale dalla persona nominata dirigente responsabile, sia stato approvato e/o finanziato da parte della Regione nel 2010 o in anni successivi. Di conseguenza, - scrive il consigliere - “qualsiasi struttura ad esso associata sarebbe da considerarsi di fatto nulla, in quanto facente riferimento ad un progetto non messo in pratica, ai sensi dell’art.8 della L.R. 11/2001 e delle modificazioni apportate dalla L.R. 21/2012 (art.29)”.

Pur ribadendo l’importanza di dare centralità alla tematica della gestione e della prevenzione dei contenziosi nell’ambito dei rapporti di lavoro, Bignami interroga la Giunta per sapere se sia a conoscenza di questo ‘caso’, se il progetto citato assuma rilievo ai sensi delle normative vigenti e, in caso affermativo, in ragione di quali atti e con quali effetti. Il consigliere vuole poi sapere quanti e quali enti emiliano-romagnoli si siano associati, negli anni scorsi, con deliberazioni ufficiali, a questo “sportello”, quali ne facciano parte attualmente, quanti dipendenti con contratto a tempo determinato/indeterminato facciano capo a questa struttura e con quali emolumenti e, infine, se la Giunta ritenga legittima la presenza di questi enti e il conferimento di incarichi di lavoro “alla luce della inesistenza de facto dello sportello stesso”.