Trasporto pubblico locale, Cesena Siamo Noi: "Pums, dove sono le soluzioni?"

Ad un anno e mezzo dal voto favorevole in Consiglio Comunale sulla Mozione Mobilità, Cesena Siamo Noi presenta una interpellanza per fare il punto sul Trasporto Pubblico Locale. "La mozione, votata il 10 giugno 2020 - esordiscono dal gruppo consiliare - impegnava l’Amministrazione a perseguire due obiettivi riguardanti il trasporto pubblico locale: lavorare sulla riorganizzazione generale del piano della mobilità urbana, alla luce dei cambiamenti demografici e strutturali della città e dei mutamenti culturali in atto, considerando la priorità dei collegamenti con mezzi pubblici o percorsi per la mobilità attiva, e lo scambio e l’integrazione fra questi, ai fini di ridurre l’inquinamento acustico e ambientale e di promuovere e tutelare la salute dei cittadini: e favorire in questo piano l’utilizzo di minibus ecologici, individuando zone di interscambio esterne al centro urbano e aumentando la frequenza del servizio nelle aree periferiche".

Alla luce del nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile presentato lo scorso settembre, che incentiva l'utilizzo dei mezzi di trasporto collettivi per ridurre le emissioni, e in base agli accordi stabiliti con i Patti di Quartiere Dismano e Al Mare, Cesena Siamo Noi interpellerà la Giunta Comunale per sapere "qual è lo stato di avanzamento delle richieste da parte dei cittadini sulla copertura e potenziamento del Trasporto Pubblico Locale nelle frazioni di Case Gentili, Case Scuola Vecchia, S. Cristoforo, Bulgarnò e Capannaguzzo".

Argomenta il gruppo consiliare: "Vista la mole di progetti inerenti l’argomento e l’impegno che la Giunta ha concordato con i Consigli di Quartiere “Al Mare” e “Dismano” per dare soluzione al problema del trasporto pubblico nelle frazioni, pensiamo sia giunto il momento di dare risposte fattive ai cittadini coinvolti. Viene chiesto inoltre di esprimersi sulle possibili soluzioni valutate:se estendere le linee esistenti o se sperimentare il servizio Drt (Demand Responsive Transit), ossia iltrasporto a chiamata flessibile come integrazione del servizio di trasporto pubblico locale simile a quello adottato nel comune di Vimercate. Oppure capire se sono state pesate altri tipi di soluzioni".

"Ci si interroga anche sui tempi di attesa, dal momento che i cittadini da anni si aspettano questi servizi: lo hanno dimostrato le raccolte firme presentate dai cittadini di Case Gentili e Capannaguzzo e le tante richieste pervenute nei Quartieri. Inoltre, l'inaugurazione della nuova sede Ior ha fatto emergere la necessità di provvedere ad un collegamento tra la frazione di S. Cristoforo e la città - proseguono -. Ribadiamo come sia importante collegare queste frazioni di periferia, spesso dimenticate, ma che insieme contano un bacino non trascurabile di abitantiche hanno l’esigenza di muoversi per poter recarsi al lavoro (pensiamo agli operai e ai braccianti agricoli), a scuola e per consentire l’assistenza domiciliare agli anziani e ai bambini".

"Laddove non sia attuabile una linea tradizionale, la tecnologia oggi potrebbe venirci incontro con servizi innovativi a chiamata che permettono alle “utenze deboli” di prenotare nell’immediato una corsa dallo smartphone grazie a un sistema di navigazione intelligente montato sui minibus - concludono -. Sistemi che non si basano più su una linea fissa ma su un'area da coprire (per esempio un quartiere) variando gli itinerari in base alle richieste degli utenti. In questo modo si risolverebbe contemporaneamente il problema dei bus vuoti e delle poche corse a disposizione con una linea tradizionale". 

È necessario investire con coraggio anche sul trasporto pubblico locale sia per ridurre le differenze tra persone che sono impossibilitate a usare il mezzo privato, sia per ridurre l'impatto sull'ambiente: occorreinoltre ottimizzare il servizio e renderlo più competitivo, per permettere di arrivare a destinazione in orario o nel minor tempo possibile.