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Trasporto pazienti oncologici, Pompignoli (Lega): "L'assessore non chiarisce l'interrogativo"

Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord, replica così alla risposta dell’assessorato ad un’interrogazione che riguardava, in primis, i motivi per cui si sia deciso di sospendere il trasporto pubblico gratuito dei pazienti oncologici da Cesena

"Altro che sanità che ‘guarda al futuro’ come afferma il Pd e che mette il ‘paziente al centro’, come ripetono macchinalmente il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il suo assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi. La verità è che la sanità romagnola è sempre più matrigna nei confronti di chi ha più bisogno e che l’assessorato regionale non risponde ai quesiti posti per conoscere fatti e numeri della sanità locale. E’ comunque ora di finirla. Pretendiamo risposte corrette e esaustive. Non prese in giro che fanno emergere sempre più zone d’ombra nell’amministrazione sanitaria romagnola". Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord, replica così alla risposta dell’assessorato ad un’interrogazione che riguardava, in primis, i motivi per cui si sia deciso di sospendere il trasporto pubblico gratuito dei pazienti oncologici da Cesena ai centri dove si effettuano sedute di radioterapia.

"Venturi di fatto non chiarisce questo interrogativo - premette Pompignoli -. Cita invece un servizio di autoambulanza, di fatto marginale perché riservato ai soli pazienti ‘barellati’, e i servizi di trasporto messi a disposizione dalle Associazioni di volontariato, spesso prive dei requisiti professionali necessari e dei mezzi idonei. L’assessore ricorda inoltre che il contratto del servizio di trasporto pubblico scaduto ‘si riferiva esclusivamente ai cittadini di Cesena’, cosa non vera perché il servizio era diretto a tutti i residenti dei comuni che facevano parte dell’ex Asl cesenate, che oggi, evidentemente, si devono arrangiare. La ‘rete di volontariato sociale’ su cui Venturi sostiene di puntare non rappresenta, infatti, una valida alternativa al servizio pubblico utilizzato in precedenza: tra l’altro, non può sfuggire il parere espresso dalla Corte Costituzionale sull’esercizio di qualsivoglia professione che sarebbe incompatibile con la gratuità, spesso mascherata, trasformandosi in attività illecita di concorrenza sleale".

"Ma anche i numeri forniti da Venturi danno da pensare. A suo avviso dal luglio 2011 all’ottobre 2017 (quando è scaduto il contratto) avrebbero usufruito del servizio di trasporto 298 pazienti. Peccato che il servizio sia iniziato solo il primo di novembre 2012  e quindi non si comprende bene quali conteggi abbia fatto l’Asl. Di certo, solo nel 2016 sono stati effettuati poco oltre 1000 servizi, 794 viaggi a Meldola, 155 a Ravenna e 62 viaggi a Cotignola, in linea con quelli del primo semestre 2017. E non è vero, come afferma Venturi, che tutti i pazienti hanno avuto la possibilità di terminare i cicli di radioterapia usufruendo del servizio di trasporto già in essere. Almeno un paziente, infatti, si è visto interrompere il servizio mentre doveva ancora sottoporsi a numerose sedute. Se questa è la sanità all’avanguardia di Bonaccini e Venturi, penso che sia il caso di fermarsi e di riflettere a fondo".

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