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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Tavolo romagnolo dell'imprenditoria, il Pd: "Un ottimo punto di partenza"

Lorenzo Plumari e Filippo Rossini (Pd Cesena) “Auspichiamo che sia da stimolo anche alle istituzioni locali per fare squadra in questo momento storico”

Il Tavolo romagnolo dell'imprenditoria "è una novità di assoluto rilievo per la nostra Romagna, specialmente in questo momento storico in cui sarà soprattutto grazie alla concertazione che riusciremo ad agganciare una stabile ripresa che, nella nostra Regione, si sta già manifestando in alcuni settori ma che dovremo essere in grado di consolidare con politiche innovative, investimenti forti e a lungo respiro, sfruttando dunque le grandi opportunità che arrivano dal Pnrr". Questo il commento dei dem Lorenzo Plumari e Filippo Rossini.

"Questo è un tavolo che prova a declinare in modo concreto, a livello romagnolo, lo sforzo compiuto dalla Regione Emilia-Romagna con la sottoscrizione, nel dicembre 2020, del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima e siamo certi che permetterà alla Romagna di fare un passo avanti significativo - continuano gli esponenti dem -. Quel passo che, ancora oggi, non sono invece riuscite a realizzare le istituzioni locali romagnole. Questo tavolo darà infatti a queste 23 realtà la possibilità di lavorare ancora più in sinergia, attraverso una responsabilità diffusa su tematiche fondamentali per la ripartenza, dal tema infrastrutturale a quello dei servizi. Una necessità questa che sarebbe impellente anche per la parte politica e istituzionale romagnola la quale, a partire da oggi, avrà un interlocutore unico e forte con cui confrontarsi ma non potrà farlo con una voce unica".

"Il nostro augurio quindi è che lo spirito che ha animato le realtà che ieri hanno dato vita a questo tavolo si manterrà anche in futuro e soprattutto auspichiamo che le istituzioni locali colgano questa occasione per concretizzare un vero e proprio ‘Piano strategico per la Romagna’, di cui ormai da troppi anni si discute senza, tuttavia, fare passi avanti reali a causa di quei campanilismi che persistono e che danneggiano in primis le comunità e i territori stessi. Il nostro infatti – proseguono – è da sempre un territorio in grado di attrarre investimenti, ma anche capitale umano, e che porta avanti un’idea di sviluppo attento all’ambiente, senza mai dimenticare l’importanza della coesione sociale e dell’innovazione. Se questo territorio si mettesse insieme, con obiettivi condivisi, determinando quindi il proprio sviluppo anziché subirlo nella quotidianità, come spesso accade, saremmo in grado di essere competitivi in tutto il mondo".

"Ora possiamo farlo. Abbiamo davanti a noi un’occasione storica, mai vista prima, quella di rilanciare dopo la pandemia un territorio vasto e articolato come la Romagna con una strategia condivisa e con risorse importanti che arriveranno dal Pnrr - continua -. Siamo inoltre convinti che, nonostante ci troviamo ancora dentro la fase pandemica, sia fondamentale già oggi parlare di futuro. Le istituzioni locali devono continuare ad affrontare il presente e le difficoltà di famiglie, lavoratori e imprese ma, allo stesso tempo, devono cominciare a pianificare il futuro con un programma innovativo di rilancio che deve stare alla base di un patto sinergico. Solo in questo modo saremo in grado di costruire un territorio più forte e coeso, ma soprattutto competitivo con il resto del mondo. Infatti, credere di competere in un mondo globalizzato, chiudendosi nei propri confini, come molti ancora oggi pensano, è da irresponsabili e la pandemia ce lo insegna”. 

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