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Bagno di Romagna, la tassa di soggiorno diventa "contributo del buon soggiorno"

Nel corso del predetto periodo sperimentale (dal primo novembre al 31 dicembre), l’amministrazione ha organizzato una serie di colloqui e di momenti di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria e con gli operatori delle strutture ricettive

La Giunta comunale di Bagno di Romagna presenterà al Consiglio Comunale di venerdì la proposta di modifica al Regolamento sull’imposta di soggiorno. A settembre scorso, infatti, l’Amministrazione aveva introdotto l’imposta in via sperimentale, come azione necessaria, tra le altre, per far fronte alle problematiche di bilancio dovute allo sforamento del patto di stabilità per l’anno 2013. Nel corso del predetto periodo sperimentale (dal primo novembre al 31 dicembre), l’amministrazione ha organizzato una serie di colloqui e di momenti di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria e con gli operatori delle strutture ricettive, nell’ambito dei quali l’Amministrazione ha concordato di mantenere la validità dell’imposta per il 2015, a fronte di una riduzione delle tariffe e di un impegno chiaro e trasparente sulla destinazione del ricavato.

“Abbiamo sempre espresso chiaramente la nostra volontà di puntare sul turismo, quale perno della nostra forza economica e strumento attraverso il quale veicolare la ripresa del nostro territorio – afferma l'assessore al turismo Alessia Rossi -. Tuttavia, per poter veramente sviluppare i servizi turistici è necessario investire e, allo stesso tempo, non è possibile reperire nelle finanze comunali budget adeguati per puntare ad uno sviluppo sufficiente ed adeguato del settore turistico. Basti pensare che nel 2013 il turismo ha rappresentato solo il 2,32% della spesa del Comune. Troppo poco per fare del turismo un’attività trainante del nostro Comune”.

“Al fine di dare adeguato sviluppo e rilievo ai numerosi servizi turistici del nostro Comune e poterlo promuovere come un centro di qualità appetibili per il turista, abbiamo scelto di portare avanti l’applicazione dell’imposta di soggiorno per il 2015, in modo da avere un budget più adeguato sul quale fondare lo sviluppo del settore turistico - afferma Rossi -. In un contesto generale in cui varie zone turistiche applicano l’imposta a cifre considerevolmente più alte, crediamo possa essere accettabile il pagamento di questa imposta a patto che ciò si traduca in una serie di servizi più ampi e migliori. In effetti, abbiamo in animo di modificare il nome all'imposta stessa, considerandola un vero e proprio "contributo del buon soggiorno", ovvero un piccolo impegno da parte del singolo, una grande risorsa per un territorio che sul turismo vuole crescere”.

Prosegue l'assessore: “Ci rendiamo conto che si tratti di una novità che non riceve un consenso unanime, ma la condizione condivisa è l’impegno a reinvestire totalmente nel turismo. Gli altri impegni assunti dall’Amministrazione con gli operatori e le Associazioni di categoria riguardano le tariffe che verranno applicate (1 euro per i 4 stelle e 0,50 euro per le restanti categorie), così come la chiara e definita destinazione delle risorse che deriveranno da questa imposta. In particolare, è stato deciso di destinare almeno il 20% in contributi per eventi e manifestazioni, un altro 20% verrà destinato ad altri interventi di promozione turistica del territorio, un 40% alla manutenzione di beni culturali, ambientali e paesaggistici. Almeno il 5% verrà reinvestito fuori dai principali agglomerati urbani. Inoltre, la Giunta, allo scadere di ogni trimestre dopo aver verificato la cifra incassata, presenterà pubblicamente le proprie intenzioni di investimento, dettagliando progetto per progetto come intende utilizzare le risorse ottenute, chiedendo inoltre un parere direttamente ad associazioni di categoria ed operatori”.

“Si tratta - prosegue l'assessore - di un impegno chiaro e trasparente, nero su bianco, e manterremo costantemente aperto il dialogo sulla questione per poter ricevere suggerimenti sulle principali esigenze del turista da coloro che vi sono a stretto contatto, consigli su come dirottare gli investimenti, in un rapporto di scambio che possa garantire un continuo miglioramento in una materia così importante, ma in continua evoluzione, come il turismo”. Queste sono, invece, le ulteriori modifiche proposte al Regolamento sull'imposta di soggiorno:
innalzamento della soglia di età per quanto riguarda l'esenzione dal pagamento del tributo (portata a 13 anni, anziché 12); versamento dell’imposta da parte degli operatori al raggiungimento di un incasso minimo di 100 euro. modifica dei limiti tariffari per il tributo stesso (minimo 05,50 euro e massimo 1 euro), che il Sindaco ha voluto fissare già con la delibera del Consiglio Comunale, senza lasciare potere discrezionale alla Giunta, quale forma di garanzia nei confronti delle minoranze politiche.

Rimangono inalterate, invece, le forme di esenzione e riduzione fissate già nel Regolamento. “Altra iniziativa che intendiamo attuare su espressa volontà del Sindaco – chiude l’assessore Rossi – è quella di far esporre in tutte le reception dei locali turistici del Comune un breve volantino in cui si renderanno note le iniziative di promozione turistica che sono state realizzate con i proventi dell’imposta di soggiorno, in modo che anche i turisti possano prendere consapevolezza della reale destinazione dei propri contributi e verificarne l’utilizzo”.

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