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"Il Sacro Cuore sarà a posto per la campagna elettorale": blitz di CasaPound

Blitz nella notte tra martedì e mercoledì di CasaPound, che ha affisso uno striscione sulla rete del cantiere del Sacro Cuore

"Tranquilli cesenati, il Sacro Cuore sarà a posto per la campagna elettorale!". Blitz nella notte tra martedì e mercoledì di CasaPound, che ha affisso uno striscione sulla rete del cantiere del Sacro Cuore. "La storia dell’eterno cantiere è vecchia e nota a tutti, rimane però sempre di forte attualità e assolutamente indicativa dell’incapacità della locale amministrazione di saper risolvere questo grande problema per la città - afferma Massimiliano Lilliu, responsabile cesenate di CasaPound -. Sono trascorsi quasi 10 anni dall’inizio dei lavori dal sequestro del cantiere e dal successivo processo con condanna per abusi edilizi nei confronti della proprietà, dei progettisti, del costruttore e di alcuni dipendenti comunali, ma tutto rimane paralizzato. A fine aprile è stato annunciato il restringimento del cantiere, quindi la messa in pratica della disposizione emessa con la sentenza del tribunale di Forlì del 20 gennaio 2014, ma quanto annunciato non è mai stato realizzato".

"Pochi giorni fa - prosegue Lilliu - abbiamo poi appreso che la Compagnia del Sacro Cuore starebbe cercando di farsi finanziare da istituti di credito e del coinvolgimento di un terzo acquirente. Ne hanno discusso Comune e proprietà durante un recentissimo incontro, durante il quale la proprietà avrebbe anche promesso l’attuazione dei lavori di ristringimento del cantiere se nessuna delle due ipotesi dovesse realizzarsi. Ma l’ingombrante e pericoloso cantiere non verrà però ristretto se non dopo l’estate. Ancora parole e vaghe promesse senza nulla di concreto se non il disagio che tutti i cittadini patiscono quotidianamente nel percorrere quelle zone, tra strettoie, pericoli e difficoltà di circolazione".

"Il sindaco Paolo Lucchi dovrebbe affrontare con decisione questa situazione, senza la partecipazione di terzi e senza la possibilità di un contradittorio pubblico: il problema non va rimandato ma risolto immediatamente, come indicato dalla sentenza del Tribunale di Forlì, almeno attraverso la messa in sicurezza delle aree pubbliche - concliude il responsabile cesenate di CasaPound -. Se ne deve occupare la proprietà, ma tutta la responsabilità politica va addossata all’amministrazione comunale, che accusiamo di essere troppo tollerante e paziente. Lucchi e il suo partito di questa situazione, se ne ricorderanno tra qualche mese, appunto dopo l’estate, quando con l’autunno prenderà il via la campagna elettorale per le amministrative del 2019, facendo dimenticare ai cittadini dieci anni di inettitudine di questa amministrazione".

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