Steven Babbi, un esempio per tutti: “Ha dato voce ai malati oncologici, ora serve una legge giusta”
Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: "Ora spetta a noi, rappresentanti delle Istituzioni, dare voce e risposte a coloro che soffrono a causa di malattie terribili"
Lunedì i partecipati funerali di Steven Babbi, il giovane che ha lottato fino alla fine con grande forza contro un tumore, dopo essere stato 'abbandonato' dall'Inps, ma mai dalla sua azienda, la Siropack di Cesenatico.
"La triste vicenda di Steven Babbi, che se ne è andato a soli 24 anni per una terribile malattia, mette oggi le Istituzioni di fronte alla responsabilità precisa di non abbandonare tutti coloro che si trovano nella medesima situazione, impossibilitati a lavorare e “abbandonati” dall’Inps allo scadere dei 180 giorni di malattia annuale retribuita". Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
"Steven ha dato voce, con la sua testimonianza, a tutti i malati oncologici. Così come i titolari dell’azienda presso la quale lavorava, la Siropack di Cesenatico, che hanno continuato a garantirgli lo stipendio: un gesto di immensa generosità, che ha saputo superare i limiti di leggi non sempre adeguate e che, giustamente, è valso un importante riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica. Ora spetta a noi, rappresentanti delle Istituzioni, dare voce e risposte a coloro che soffrono a causa di malattie terribili, intervenendo con una norma che consenta ai malati oncologici di non sentirsi abbandonati a se stessi e al loro dolore. Su questi temi non possono e non devono esserci divisioni: ognuno farà la propria parte per varare una legge giusta che per troppo tempo è mancata".
Anche i titolari della Siropack Rocco De Lucia e Barbara Burioli sembrano intenzionati a sposare la battaglia: "Lotteremo anzi con ancor maggiore determinazione per tenere viva la sua testimonianza e dare voce alla richiesta di escludere dal limite di 180 giorni di malattia retribuita annuale tutti i malati oncologici, per restituire a ciascun lavoratore quella dignità che Steven ha dimostrato fino alla fine“.