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Spinelli (Ncd): "Cesena perde i luoghi identitari, sindaco senza un'idea di città"

"Non vi è una visione, un’idea di Cesena del domani. Anzi. Vi sono alcuni luoghi identitari di Cesena che si sono persi o si stanno perdendo. La città dell’ortofrutta non ha più la sua fiera rilevante a livello internazionale. Il Foro Annonario è irriconoscibile"

“Si chiama “strategia della distrazione”: distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi importanti, attraverso un diluvio di informazioni e di dati.  Il nostro Sindaco procede allo stesso modo. Di fronte alle critiche avanzate da un’opposizione di centrodestra unita e credibile in termini di proposte alternative, con 12 importanti emendamenti, Lucchi ci inonda di numeri, di cifre, di somme iscritte a bilancio. Ma se si va a vedere sotto tutti quei numeri vi è poca cosa”: è l’attacco sul bilancio di Stefano Spinelli, consigliere di Libera Cesena.

Continua Spinelli: “Soprattutto, non vi è una visione, un’idea di Cesena del domani. Anzi. Vi sono alcuni luoghi identitari di Cesena che si sono persi o si stanno perdendo. La città dell’ortofrutta non ha più la sua fiera rilevante a livello internazionale. Il Foro Annonario è irriconoscibile. La Biblioteca Malatestiana ha una nuova gestione più da biblioteca di quartiere che da gioiello storico riconosciuto dall’Unesco.  Recentemente gli scavi di piazza della Libertà (pur non eseguiti in profondità) stanno portando alla luce il ricordo di un pezzo di città sepolto dagli anni ’50. L’amministrazione vuole ricoprire tutto con il cemento, ripetendo l’errore fatto in precedenza”.

“Il centro storico, fulcro dell’attività commerciale, amministrativa e aggregativa della città, sta cedendo il passo. Ecco, qui vi è una visione: quella di chiudere sempre più organicamente la possibilità di accesso al centro da parte dei cittadini. Ma è una visione scellerata per tutta la città. Ora l’amministrazione cosa ci propone? Un’accozzaglia di interventi estemporanei. Sembrano quasi scelti a caso. Al posto della riqualificazione della scuola di San Vittore (già inserita a bilancio e ora tolta), si decide di fare quella si Martorano. Prima si fa una variante al PRG in cui nessuno può costruire (anzi si riportano ad agricoli terreni con vocazione edificatoria, anche indipendentemente dalla volontà dei proprietari), poi si decide di costruire un nuovo grande quartiere, il Novello, sotto la direzione del Comune (della serie: solo quando lo decido io!”)”.

“Si vuole ristrutturare Palazzo Bufalini, ma non Palazzo Guidi dove c’è il Corelli. Non si fa il piano strutturale, che dovrebbe delineare la città urbanistica e viaria del futuro. Non si fa un piano commerciale o un piano dei parcheggi. Si decide di fare invece una velostazione (un deposito di biciclette?), che per quanto opera interessante possa essere non sarà certo caratterizzante il futuro della città. L’area antistante all’Ospedale se la fa da sola l’ASL (il Comune partecipa solo con le spese del progetto). Il progetto di videosorveglianza che sarebbe dovuto partire nel 2015 è stato posticipato al 2016 e non si prevedono altre azioni a tutela della sicurezza da qui a 5 anni, se non il trasferimento della sede dei Carabinieri. Mi chiedo quale sia “la precisa idea di città” che secondo l’amministrazione realizzerebbe il nuovo bilancio di previsione. A me pare in realtà molto sfumata”, conclude Spinelli.

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