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Sinistra Italiana: "A Padova centro-sinistra ha vinto rifiutando il progetto dell'ospedale"

"Coalizione civile di Padova, col suo 23% di voti, ha accettato di allearsi col PD per strappare alla Lega Nord il governo della città attraverso un programma di cambiamento chiaro, condiviso e pieno di impegni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Coalizione civile di Padova, col suo 23% di voti, ha accettato di allearsi col PD per strappare alla Lega Nord il governo della città attraverso un programma di cambiamento chiaro, condiviso e pieno di impegni a realizzare uno stato sociale migliore e una comunità più solidale. Tra i vari punti spicca il rifiuto alla costruzione di un nuovo Ospedale, visto come uno specchietto per le allodole cui sacrificare la sanità locale; per poter nello stesso tempo e con risorse dedicate, sviluppare il recupero dell’ospedale preesistente, ma soprattutto per dare risposte alle tante esigenze immediate che gli operatori e i cittadini utenti esprimono quotidianamente.

Il programma di Coalizione Civile è stato costruito con la partecipazione attiva dei cittadini, che in 
parte sono tornati a votare per qualcosa di concreto, per un’idea di società migliore e più partecipata. A Cesena si sceglie invece, da parte della giunta, di magnificare il futuro bellissimo ospedale che verrà, che costerà tanto, e di cui già oggi si parla come del motore dei prossimi 15 anni per l’economia cittadina (costruttori, appalti, terreni, strumentazioni, ecc.). La regione è interessatissima, ma per quanto riguarda i finanziamenti a tutt’oggi non esistono risorse dedicate in specifico a tale ospedale. Ciò significa che saranno i cittadini dell’AUSL unica della Romagna a pagare il nuovo impianto, sacrificando così i fondi destinati a Ravenna, Forlì e Rimini a favore dell’Ospedale nuovo a Cesena, di cui si vedranno i primi vagiti tra due legislature.

Credete sia possibile una cosa del genere? Sinceramente a noi sembra un “paradiso lontano” per 
dimenticare l’inferno quotidiano e la debolezza sempre più imbarazzante della politica sanitaria cesenate in ambito romagnolo. Ma allo stesso tempo vorremmo anche sapere: a tale sogno siamo destinati a sacrificare qualsiasi cosa nel futuro immediato? Fortunatamente questa estate non è affatto calda, e per questo motivo né gli operatori ne i malati hanno notato l’assenza di qualsiasi tipo di refrigerazione alla guardia medica del Bufalini. Quale parte dell’ “ospedale sullo stretto di Villa Chiaviche” bisogna sacrificare per l’acquisto di un semplice pinguino, se non di un condizionatore decente per gli ammalati e i medici di guardia? Bello sarebbe avere una risposta, o almeno una soluzione al problema.

Il segretario provinciale di Sinistra Italiana - Ermes Zattoni

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