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Sicurezza stradale, la Lega: "Chi paga i danni se li causa un richiedente asilo?"

Si pone l'interrogativo Enrico Dall’Olio, componente della segreteria provinciale di Forlì-Cesena della Lega Nord

"Chi paga i danni causati di un incidente causato da un richiedente asilo politico?" Si pone l'interrogativo Enrico Dall’Olio, componente della segreteria provinciale di Forlì-Cesena della Lega Nord, evidenziando come si tratta "di un problema sempre più emergente, che rimane senza risposte". Espone Dall'Olio: "Da segnalazioni e dalla cronaca apprendiamo notizie di stranieri aspiranti profughi coinvolti in incidenti per loro colpa, per esempio perché utilizzano biciclette senza osservare le più elementari regole del codice della strada, o che compiono atti anche di grave entità contro beni altrui".

"A rigor di logica a risponderne dovrebbe essere il soggetto che li ospita, e che guadagna dalla loro permanenza, a essere vincolato dal contratto a sottoscrivere una polizza assicurativa - afferma l'esponente del Carroccio -. Sembra tuttavia, secondo le segnalazioni che ci sono pervenute, che sia chi subisce i danni a doverli pagare di tasca propria. Una situazione assurda e iniqua che deve essere in qualche modo sanata. Lo straniero ospitato da un ente locale, da un’associazione, da un privato, deve essere non solo controllato, e quindi non lasciato libero di scorrazzare per il territorio, ma deve soprattutto essere coperto da un’assicurazione che garantisca, in caso di responsabilità, la copertura dei danni causati. C’è chi afferma che chi vince l’appalto per l’ospitalità deve anche stipulare polizze assicurative, perché è a suo carico ogni responsabilità per danni a persone o cose".

"In realtà sembra non sia così perché è stato denunciato il fatto che quest’obbligo non è contemplato nei contratti o non è osservato. Anche in questo caso, sembra che istituzioni e amministrazioni, a tutti i livelli, mostrino una colpevole sottovalutazione e il solito disinteresse - chiosa Dall'Olio -. Bisogna quindi trovare immediatamente la strada per verificare se i soggetti deputati all’ospitalità debbano stipulare queste assicurazioni e, in caso quest’obbligo non fosse contemplato, imporlo al momento dell’affidamento dell’appalto. In caso contrario, si avrebbero i soliti due pesi e due misure: gli italiani tartassati da sanzioni anche pesanti  in caso di mancata osservanza delle leggi e, dall’altro lato, gli stranieri, di fatto irregolari, liberi di contravvenire alle stesse regole senza pagare alcuna sanzione. Una situazione inaccettabile, quella che a pagare siano sempre gli stessi e che chi lucra con l’immigrazione non si assuma mai alcuna responsabilità".

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