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Sicurezza nelle scuole, Angeli (Pli): "E' un problema di lunga data"

"Da un lato mi fa piacere che torni d'attualità un problema per il quale mi sono battuto a lungo negli anni passati da consigliere comunale. Il problema della sicurezza degli edifici scolastici della nostra provincia"

“Da un lato mi fa piacere che torni d’attualità un problema per il quale mi  sono battuto a lungo negli anni passati da consigliere comunale. Il problema della sicurezza degli edifici scolastici della nostra provincia, ed in particolare di Cesena, io infatti lo sollevai nel 2006, quando chiesi all’ amministrazione comunale di fare un monitoraggio della situazione e di fornire tutti i dati sulle certificazioni di sicurezza in suo possesso”.

Lo ha detto Stefano Angeli, segretario provinciale del Partito Liberale Italiano a Cesena in merito alla situazione relativa alla sicurezza nei plessi scolastici del cesenate.

“Allora il quadro che emerse fu assai preoccupante. Secondo le stesse risposte dell’ amministrazione solo il 3,5% degli edifici scolastici cesenati era di recente costruzione e perciò in regola con le normative sismiche, oltre il 40% degli edifici aveva più di 50 anni, molte scuole superiori mancavano dei certificati di agibilità, soprattutto per problemi di sovraffollamento, tra cui il liceo scientifico A. Righi, l’Itis Pascal, l’Istituto per Geometri e l’Istituto Agrario”.

“Lo stesso dirigente responsabile della provincia di allora – continua Angeli - metteva nero su bianco su molti documenti l’urgenza di adeguamenti strutturali degli edifici scolastici. Non solo, ma dalla documentazione che allora richiesi agli uffici comunali risultava che delle scuole medie ed elementari di Cesena solo 4 su 53 erano provviste di certificati di prevenzione incendi, le altre avevano solo proroghe annuali di vecchi nulla osta, peraltro scaduti, datati 1994. Dopo il mio interessamento, ed una nutrita serie di interpellanze, le cose migliorarono un poco. Nel 2008 infatti ad una mia richiesta di aggiornamento della situazione risultò che la situazione era decisamente in via di miglioramento, anche se ancora 35 edifici scolastici di Cesena risultavano essere non antisismici”.

“Oggi purtroppo le difficoltà ad intervenire, anche in questo settore, sono molto più grandi che in passato data la limitatissima capacità di investimento che le amministrazioni locali hanno rimasto a causa dei tagli di risorse attuati dal governo e delle limitazioni dovute al rigido patto di stabilità. Resta però necessario mantenere su questo aspetto la priorità assoluta negli investimenti, ed i parlamentari locali dovrebbero darsi da fare a Roma per consentire una interpretazione meno rigida del patto di stabilità che consenta investimenti adeguati quantomeno per la sicurezza, perché non si può risparmiare sulla pelle di chi frequenta le nostre scuole”.

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