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Sicurezza, Morrone (Lega): "La Lega su questo tema ha le carte in regola"

Il segretario della Lega Nord Romagna: "“Ha ragione Patrignani, la sicurezza, in tutte le sue sfaccettature, deve essere fra i temi prioritari del prossimo Governo”

“Non c’è libertà senza sicurezza. Questo adagio ci appare sempre più vero a fronte del numero ormai esponenziale di segnalazioni quotidiane di furti, danneggiamenti, vandalismi ai danni di sempre più persone, famiglie, titolari di esercizi e aziende, commercianti, artigiani, agricoltori. Giovani e anziani, disperati, impauriti, arrabbiati, insicuri perché la loro casa, il negozio, l’azienda, la rimessa sono state violate da soggetti impuniti, che rubano quello che trovano, causando danni non sempre di grande entità, ma che significano molto per chi è stato colpito, magari ripetutamente. Così non può continuare. Perché al danno si aggiunge quel senso di imbarbarimento della società, di insicurezza che la criminalità diffusa inevitabilmente produce, facendo sentire il cittadino inerme, oltre che beffato”.

Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, risponde al legittimo e condivisibile appello lanciato nei giorni scorsi da Corrado Augusto Patrignani, presidente dell’Unione provinciale di Confcommercio Forlì-Cesena, alla politica e ai candidati alle prossime elezioni politiche di mettere tra le priorità il tema della sicurezza, un’emergenza ormai su scala nazionale, oltre che territoriale.

“Di certo la Lega su questo tema ha le carte in regola, - aggiunge – sono anni che localmente e a livello nazionale sollecitiamo il Pd a mettere in campo più risorse e iniziative in tema di sicurezza. Invano. Il Pd ha risposto solo con balbettii, arrivando addirittura a disconoscere la diffusione del problema, parlando di percezione di insicurezza e non di una grave realtà che i cittadini, ormai scoraggiati, toccano quotidianamente con mano. Di qui, la consapevolezza che dopo questi anni di miope lassismo e di colpevole indifferenza, il tema sicurezza sia da affrontare con una cura d’urto e una molteplicità di iniziative che vanno dall’introduzione del principio che la difesa è sempre legittima, all’incremento dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere, all’estensione dell’esperimento ‘Città sicure’ con l’utilizzo delle Forze armate per la sicurezza nelle città. Ma servono anche più tutela per le Forze dell’ordine e per le Forze armate, con dotazioni adeguate di risorse, personale, mezzi, tecnologie, e inasprimento delle pene per violenze contro i pubblici ufficiali. E poi lotta a tutte quelle forme di abusivismo e di illegalità che diffondono degrado e criminalità, oltre alla ripresa del controllo delle frontiere e a un forte contrasto all’immigrazione clandestina, con il rimpatrio di chi si trova irregolarmente sul territorio nazionale. Ma è anche necessario ristabilire la certezza della pena e la consapevolezza che chi sbaglia paga e lo fa fino in fondo. Non è infatti più tollerabile trovarsi di fronte a persone, anche straniere, che si fanno beffe delle leggi italiane e che rimangono impunite nonostante sia accertata la loro colpevolezza”.

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