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Sicurezza, il Pd: "Portare a termine il progetto delle 400 telecamere"

"Dei gruppi eletti in Consiglio Comunale, anche Libera Cesena ed il Movimento 5 Stelle Cesena prevedevano progetti di videosorveglianza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Si stanno concludendo gli incontri di presentazione del progetto di rete digitale etropolitana, unitamente al progetto di videosorveglianza, condiviso con le Forze dell’Ordine. Il progetto era nel programma di mandato del Sindaco Lucchi e coinvolge tutto il territorio comunale, anche località e frazioni più remote, periferiche, mettendo in rete varie linee che saranno in fibra ottica, in un territorio che ha l’estensione tra le più grandi della Romagna, superiore anche al territorio del Comune di Bologna.

Sulla linee transiteranno anche le riprese di diverse telecamere (circa 400 a fine progetto), che saranno collettate verso la nuova sede della Polizia Municipale, presso l’ex-GIL, a disposizione delle Forze dell’Ordine, nei termini di legge. Saranno quindi supporto delle loro attività investigative divenendo, così, un “moltiplicatore di forze”, come più volte detto, durante gli incontri, dai funzionari della Polizia di Stato e dagli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, presenti. 

Dei gruppi eletti in Consiglio Comunale, anche Libera Cesena ed il Movimento 5 Stelle Cesena prevedevano progetti di videosorveglianza, ma dai testi dei programmi sembrano più ristretti al solo centro città e più limitati territorialmente, al contrario del programma della coalizione che sosteneva il Sindaco Lucchi, come sopra descritto. Ma la parte principale del progetto è la posa e l’attivazione di linee di fibra ottica in tutto il territorio comunale. Teniamo a ribandire questo passaggio in quanto va oltre alla videosorveglianza. Infatti, oltre a rendere possibile l’interconnessione tra gli Enti ed unità della pubblica amministrazione (enti, scuole, uffici), oltre ad avere un’architettura di base per la realizzazione di servizi evoluti, come ad esempio il monitoraggio dell’aria e del traffico, l’infrastruttura della rete di fibra potrà essere concessa ad operatori-provider terzi, attraverso procedure ad evidenza pubblica, per la fornitura di servizi di telecomunicazione e connessione dati.

Questo consentirà di poter servire i cittadini e le imprese con una connessione dati veloce, anche in zone ora prive o parzialmente coperte da ponti radio o antenne, come, ad esempio, ma non solo, le zone collinari attorno Borello, Calisese e Formignano, oppure di periferia come, ad esempio, Bagnile, Ronta, San Giorgio e San Martino. In queste ultime frazioni, fra l’altro, pochi anni fa’, fu effettuata anche una raccolta firme per richiedere ai gestori telefonici e di connettività dati, di coprire il territorio con il servizio di banda larga e non esser così “lasciati indietro”, come recitava la petizione. Chiediamo quindi all’Amministrazione oltre che portare a termine il progetto, di iniziare a valutare le procedure per gli accordi di accesso all’infrastruttura in fibra da parte degli operatori telefonici e di connettività, per portare un servizio di connessione veloce nel territorio, a servizio dei cittadini e dello sviluppo economico delle attività imprenditoriali. 

Luca Magnani - Consigliere Pd

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