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E' Sergio Mattarella il dodicesimo presidente della Repubblica

"Salutiamo con rispetto e commozione l'elezione di Mattarella", commenta Ercole Acerbi, presidente dell'associazione Benigno Zaccagnini-.

Sergio Mattarella è il 12esimo presidente della Repubblica italiana. Erano sufficienti 505 voti al quarto scrutinio, ma ne sono stati raccolti ben 665. Sul suo nome c'è stata un'ampia convergenza e si è arrivati molto vicini al quorum dei due terzi che la Costituzione richiede per le prime tre votazioni. "Salutiamo con rispetto e commozione l'elezione di Mattarella - commenta Ercole Acerbi, presidente dell'associazione Benigno Zaccagnini -. E' espressione di quel cattolicesimo democratico che ha dato un contributo fondamentale alla storia e alla vita del Paese e che ancora oggi rappresenta un filone culturale e politico vivo, da cui non si può prescindere. L'elezione di Mattarella lo conferma".

"Moralità, coscienza,  responsabilità e laicità delle scelte, rispetto delle regole sono i criteri e i principi di questa tradizione cui Mattarella si è sempre ispirato e mantenuto fedele - continua Acerbi -. La stampa ha ricordato in questi giorni alcuni passaggi cruciali della sua vita politica: l'uccisione del fratello Piersanti, sindaco di Palermo, ad opera della mafia, le dimissioni da Ministro come protesta contro la privatizzazione selvaggia delle reti televisive, i contributi dati come Ministro e Vice Presidente del Consiglio. Noi lo ricordiamo anche come dirigente e Vice Segretario della DC, fra i più vicini a Moro e Zaccagnini, in passaggi determinanti della vita del Paese e della nostra Democrazia.  La nostra è quindi anche una partecipazione personale per l'Amico con cui ci è capitato di fare un tratto di strada insieme".

LATTUCA - "Non nascondo la grande emozione e la soddisfazione che ho provato per l’elezione della prima carica dello Stato, un passaggio molto delicato e importante che mi sono trovato a rivivere a soli due anni di distanza dall’elezione di Giorgio Napolitano - afferma il parlamentare cesenate, Enzo Lattuca -. Sul Colle più alto di Roma un autorevole uomo delle istituzioni rappresenterà l'unità nazionale per i prossimi sette anni e lo farà, ne sono certo, con sobrietà e rigore morale. Mattarella sarà il primo Presidente siciliano è nato infatti a Palermo 74 anni fa, fratello di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia  nel 1980,  lasciò l'università per la politica proprio in risposta all’uccisione del fratello e sotto le insegne del principio di legalità. Fu tra i protagonisti della cosiddetta “Primavera di Palermo” che portò all’elezione di Leoluca Orlando alla carica di Sindaco di Palermo".

"Una lunga carriera politica tra le fila della Dc lo ha visto prima parlamentare e più volte Ministro - continua -. Da sempre esponente della “sinistra democristiana” dopo lo scioglimento della Dc ha aderito al Partito Popolare, poi alla Margherita e infine al Partito Democratico. A testimonianza del suo grande spessore istituzionale e giuridico nel 2011 è stato eletto membro della Corte Costituzionale. Mattarella ha tutte le caratteristiche per svolgere a pieno il ruolo di custode della Costituzione, per essere arbitro dei conflitti politici, per dire dei Sì e dei No anche a chi lo ha eletto in nome dell'interesse generale. Ritengo sarà come un "leone che dorme" ma che sa ruggire come più volte ha dimostrato durante la sua esperienza politica".

Continua il deputato: "Sono soddisfatto e orgoglioso per la piena unità trovata all'interno del mio partito grazie ad una magistrale regia del Segretario Matteo Renzi e allo spirito di lealtà dimostrato da tutti. È stata una prova di riscatto dopo i disastrosi e eventi dell'aprile del 2013. Nessuna rivincita o voglia di vendetta ma solo la dimostrazione che il Partito Democratico è un partito all'altezza delle proprie responsabilità. Dal Pd è nata questa candidatura che ha trovato un consenso largo da Sel a Ncd. Non mi preoccupa invece la contrarietà di Forza Italia che forse si aspettava di avere l'esclusiva nelle consultazioni dei giorni scorsi. Abbiamo fatto la scelta giusta per il bene della Repubblica Italiana e questo è ciò che conta. Mattarella sarà senza dubbio un Presidente super partes, così come Napolitano che ho avuto la fortuna di salutare e ringraziare proprio questa mattina in Transatlantico".
 

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