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Segreteria Pd, continua il tour di Landi: “Ripartiamo da iscritti e territorio”

Prosegue senza soste l’attività di Fabrizio Landi, candidato alla Segreteria Territoriale del Pd cesenate che, dopo aver presentato la propria candidatura la scorsa settimana, ha intrapreso un “viaggio” attraverso i circoli del Pd dei 15 comuni

Prosegue senza soste l’attività di Fabrizio Landi, candidato alla Segreteria Territoriale del Pd cesenate che, dopo aver presentato la propria candidatura la scorsa settimana, ha intrapreso un “viaggio” attraverso i circoli del Pd dei 15 comuni che compongono in territorio, per conoscere gli iscritti, ascoltare le loro esigenze, le loro proposte, le loro critiche per farne tesoro in vista del prossimo congresso.

“In questi giorni visitando i circoli del territorio ho scoperto un partito vivo, pieno di donne e di uomini che lavorano e si impegnano nel Partito Democratico con grande passione – esordisce Landi - il territorio della federazione cesenate è ampio e vasto, con peculiarità fortissime, che ho ben percepito in questi giorni di contatti ed incontri. Questa diversità deve trovare una risposta politica che sia nel solco di scelte comuni che rafforzino l’intero territorio, rispettando gli organi assembleari più locali e vicini a quel territorio.”.

La candidatura di Fabrizio Landi ha sicuramente tra le sue parole chiave: territori e iscritti: “Non esiste un unico baricentro per il partito, esistono tanti fulcri da rispettare e coordinare, in questo senso considero una bella novità il regolamento nazionale per il congresso che slega le candidature nazionali dai territori, le 15 realtà del Pd cesenate meritano una ricetta personalizzata, gli iscritti e i volontari che ho incontrato non si accontentano di generiche proposte o etichette nazionali, ma vogliono guardarti in faccia e vogliono sentire cosa hai in mente per il futuro del partito.”.

Iscritti è l’altra parola chiave: “Le fondamenta su cui poggia il Pd sono gli iscritti, i quali si impegnano anche economicamente contribuendo con il tesseramento. A mio avviso gli iscritti vanno messi nelle condizioni di poter incidere nelle scelte del partito e non devono essere coinvolti solamente durante le primarie, ritengo che confondere gli iscritti con gli elettori sia un errore.”.

Sul tema iscritti ed elettori si innesta il tema delle primarie, uno strumento che il Pd ormai utilizza in maniera stabile per la scelta della propria classe dirigente: “Ritengo che le primarie siano uno strumento importante per selezionare in maniera democratica la classe dirigente del Pd, io stesso le ho fatte e vinte per la carica di consigliere comunale, tuttavia non possiamo trasformare il partito in un comitato elettorale continuo, serve che il partito mantenga attivi percorsi e momenti di formazioni continuativi, per formare una classe dirigente servono tempo e pazienza e non possiamo confondere uno strumento di selezione con un metodo di fare politica.”.

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