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Scuola, Biguzzi (Lega): "Studenti e famiglie stanchi di confusione e continui stop and go"

“La realtà è che le false speranze sono state indotte proprio da Bologna che prima ha assicurato il ritorno sui banchi per poi cedere alle imposizioni di Conte e colleghi"

“Tante parole dal gruppo consigliare Pd per dire una cosa semplice: la Giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini, dopo i roboanti annunci che era tutto pronto per il rientro a scuola il 7 gennaio, ha fatto una precipitosa marcia indietro rimandando tutto forse al 25 gennaio. Una sconfitta per la Giunta regionale, ma soprattutto per studenti e famiglie stanchi di tanta confusione e continui stop and go. In questo scenario appare paradossale il doppiopesismo del Pd che, da un lato, simpatizza con gli studenti riconoscendo la gravità del problema e, dall’altro lato, decantano le attività di Regione e Comune omettendone le responsabilità”.

Lo afferma in una nota il consigliere comunale della Lega Fabio Biguzzi commentando un comunicato diffuso dal Gruppo del Pd in Consiglio comunale.

“La realtà è che le false speranze sono state indotte proprio da Bologna che prima ha assicurato il ritorno sui banchi per poi cedere alle imposizioni di Conte e colleghi. Studenti e genitori parlano di ‘fallimento’ e di ‘grande errore’, come riporta la stampa. Ma c’è molto di più. Al di là delle dichiarazioni di principio, il Governo giallorosso dimostra un’incomprensibile sottovalutazione del problema scuola. Sono passati mesi durante i quali si sarebbero potute trovare soluzioni adeguate, ma non si è stati in grado di andare al di là della didattica a distanza che mostra criticità e inadeguatezze. I giovani stanno pagando a carissimo prezzo il costo della pandemia. Noi come loro crediamo che la scuola debba riaprire al più presto. In tempi non sospetti abbiamo suggerito di raddoppiare i mezzi di trasporto utilizzando le ditte private ferme da mesi e di organizzare l’orario in due turni quotidiani, il modo più semplice per evitare affollamenti. A ormai un anno dall’inizio dell’epidemia, infatti, non ci sono più scuse, visti anche i risultati di uno studio dell’ISS in cui si legge, tra l’altro, che ‘l’incidenza delle infezioni è inferiore negli studenti di qualsiasi ciclo, rispetto alla popolazione generale’. Crediamo sia sbagliato, infine, mettere in competizione la scuola con lo sci o con altre attività come fa il PD, creando una sorta di scala di importanza. Sono attività che riguardano piani paralleli, ciascuno dei quali essenziale per l’economia e il futuro della comunità nazionale”.

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