Abbiamo considerato in modo molto positivo la presenza e l'intervento del sindaco alla manifestazione organizzata a Cesena, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil.

Non è il tempo di astratte, inconcludenti neutralità, utili solo a coprire l'operato indecente di un governo allo sbando, privo di qualsiasi dignità politica e morale, che ha già precipitato l'Italia nel baratro di una crisi devastante, e che non sa pensare se non a misure odiose e classiste contro i cittadini più deboli, senza minimamente intaccare, al di là di ridicoli quanto inconsistenti proclami dell'ultima ora, quelle rendite e quei privilegi vergognosi di cui in questi anni si è sempre fatto difensore, e che anche in questa drammatica circostanza si rifiuta di combattere o limitare. Il sindaco di una città che si vede duramente colpita nella possibilità di garantire, attraverso i suoi servizi, un minimo di equità e di giustizia sociale, ha non solo il diritto, ma proprio il dovere di essere presente ovunque si esprima la più ferma opposizione democratica alle scelte del governo.

A differenza di altri, che ricavano da questa vicenda motivi di polemiche inconsistenti, noi non facciamo distinzioni tra presenze opportune e inopportune: il sindaco farà benissimo, come annunciato, a partecipare anche ai presidi organizzati da Cisl e Uil, per far valere, anche in quella sede, le ragioni della sua protesta, la stessa della quale in questi giorni sono protagonisti, in ogni parti d'Italia, amministratori di ogni parte politica.