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Savignano, l'assessore Mainardi: “Lavoro festivo, offesa alla cultura italiana"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Il tema del lavoro festivo rimane purtroppo caldo ed attuale. Anche per quest'anno i lavoratori dipendenti dei Centri commerciali del territorio sono stati chiamati a lavorare nei giorni di festa, l'ultimo dei quali il lunedì dell’Angelo. I prossimi giorni festivi lavorativi saranno quelli del 25 aprile e del 1^ maggio .

Ciò significa che ci sono alcune categorie di persone che stanno pagando pesantemente in termini di impegno l’entrata in vigore dei provvedimenti di liberalizzazione in materia di orari ed aperture domenicali e festive, in quanto ciò comporta turni ed orari di lavoro pesanti, oltre alla perdita del riposo settimanale nei giorni festivi, con i conseguenti problemi nella gestione famigliare e nell’educazione dei figli.
Il lavoro domenicale non consente, a coloro che lo desiderano, di rispettare i precetti religiosi e di partecipare alle funzioni religiose nei giorni comandati, sta creando notevoli problemi al settore del commercio al dettaglio senza portare reali vantaggi neanche alla grande distribuzione, legittima una competizione spietata che diventa la morte delle imprese più piccole e la conseguente perdita di posti di lavoro. Nello scenario attuale vi sono negozi, supermercati e centri commerciali che possono permettersi di tenere aperto anche nei giorni di festa, perché in grado di sostenerne i costi mentre altri esercizi non sono strutturalmente in grado di far fronte all’apertura del punto vendita sette giorni su sette. Il risultato è che la nuova normativa, paradossalmente, invece di tutelare la concorrenza, comporta una disparità di trattamento fra gli operatori del commercio.

Una deregulation che ammette lo svolgimento delle attività commerciali ventiquattro ore su ventiquattro per tutti e sette i giorni della settimana rappresenta un offesa alla cultura Italiana, alle Istituzioni, ai lavoratori a tutti quelli che si sono battuti per costruire una società moderna, giusta ed equa.

Ribadisco quindi convintamente i contenuti dell'ordine del giorno presentato dal sottoscritto e dall'Assessore al Centro Storico Piero Garattoni e approvato dal Consiglio Comunale di Savignano sul Rubicone il 29 maggio 2013, con il quale il Comune di Savignano sul Rubicone richiedeva la modifica della norma sulle liberalizzazioni in materia di orari ed aperture domenicali.
Voglio infine esprimere la massima solidarietà a tutti i lavoratori che il 25 aprile e il primo di maggio saranno al lavoro e non potranno festeggiare due ricorrenze fondamentali per la nostra cultura e il nostro paese, oltre a quelli che hanno lavorato il 21 di aprile, Lunedì dell’Angelo.

L’auspicio è che prossimamente il governo centrale riprenda in considerazione le scelte sbagliate del governo Monti e metta fine a questa irriverenza verso i nostri riferimenti culturali.
 
 
L'Assessore allo Sviluppo Economico
Nazzareno Mainardi

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