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Sarsina, future amministrative: il Popolo della Famiglia "si mette da parte"

“Il Popolo della Famiglia con il faldone della documentazione pronto per le amministrative di Sarsina, dopo una lunga e sofferta riflessione, ha preso una decisione più unica che rara in questi tempi" si legge in una nota.

“Il Popolo della Famiglia con il faldone della documentazione pronto per le amministrative di Sarsina, dopo una lunga e sofferta riflessione, ha preso una decisione più unica che rara in questi tempi, quella di ritirare la propria candidatura alla nomina di sindaco. Un passo indietro che va nella direzione di voler mostrare che è possibile fare una politica nuova, di voler far tornare la politica ad essere la più alta forma di carità, come ebbe a dire Paolo VI. Con l’affacciarsi della lista civica SIAMO SARSINA sostenuta dal centrosinistra e la mancata presenza del M5S, la competizione del PDF avrebbe creato una divisione nell’elettorato a scapito di SARSINA NOSTRA sostenuta dal centrodestra, che comunque intende proseguire il buon lavoro dell’amministrazione uscente portando avanti l’eredità del senatore Cappelli e i valori che sono a noi tanto cari a tutela della famiglia naturale e della vita. Si sarebbe messo in atto una competizione elettorale agguerrita, che avrebbe diviso tale elettorato a vantaggio della lista di centrosinistra che è notoriamente contraria ai nostri valori”
E’ quanto si legge, in merito alle prossime amministrative a Sarsina, in una nota diffusa dal Circolo Popolo della Famiglia di Cesena.

“Il PDF si mette elegantemente da parte perché non è interessato alle poltrone e al potere, ma ha a cuore innanzitutto il bene comune, questo è quello che i nostri elettori ci chiedono, e a Sarsina il bene di questo territorio e dei cittadini è la prosecuzione del lavoro fatto finora dando continuità all’amministrazione uscente senza lasciar spazio al centrosinistra. Tale decisione è ancora più sofferta, per il fatto che purtroppo non è stato possibile instaurare un dialogo con il centrodestra, ogni tentativo di “unire le forze” e trovare delle soluzioni che potessero perseguire gli stessi obiettivi nell’unità e non nella divisione è caduto nel vuoto. Non è stato non solo possibile trovare delle soluzioni condivise, ma neanche instaurare un dialogo, in un atteggiamento e lo diciamo con grande rammarico, un atteggiamento supponente e che ha rasentato la mancanza delle più elementari forme di buona educazione. Per questo continuiamo a dire che non siamo né di destra, né di sinistra, ma siamo un popolo. Questo atteggiamento del centrodestra sarà motivo di riflessione per la prossima tornata delle amministrative del 2019, in comuni ove è previsto anche il turno di ballottaggio, situazione questa non riscontrabile a Sarsina, che ha portato alla sofferta decisione di farsi da parte piuttosto che farsi la guerra a vantaggio del bene comune, per il maggior bene dei sarsinati”

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