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Gozi con la 'casacca' francese scatena Salvini e M5s. Silenzio dal Pd e a livello locale

Il politico cesenate entra nel governo francese, tra le polemiche. Duro botta e risposta con Salvini: "Pazzesco, questo è il Pd"

La notizia non poteva passare inosservata, un italiano (nel caso specifico un cesenate) entra a far parte del governo francese. Sandro Gozi è stato nominato responsabile degli affari europei per l'esecutivo francese, incarico ricevuto dal primo ministro Edouard Philippe. Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico per il nuovo ruolo del 51enne politico nato a Sogliano, che in pratica ricoprirà le stesse funzioni avute nei governi Renzi e Gentiloni.

Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d'Italia usa toni molto duri: "La vicenda ha tratti inquietanti. Perchè tutta questa riconoscenza francese? Ho già depositato un'interrogazione per sapere tutti i dossier trattati in Europa da Gozi in nome e per conto dell'Italia con controparte o cointeressato il governo francese". La nuova sfida di Gozi conferma il rapporto privilegiato con Emmanuel Macron, l'ex sottosegretario Pd è stato candidato alle ultime europee con la lista del presidente francese, e dovrebbe entrare nell'Europarlamento il prossimo 31 ottobre, quando i deputati britannici dovrebbero lasciare Strasburgo causa Brexit. Un incarico a tempo, quindi, che comunque ha scatenato polemiche trasversali.

Pino Cabras, parlamentare del Movimento 5 Stelle parla di "nomina che desta politicamente più di un sospetto e che inquieta", mentre la deputata di Forza Italia Elvira Savino usa l'ironia: "Il passaggio di Sandro Gozi dal governo italiano al governo francese fa più male della testata di Zidane a Materazzi. Come si fa a indossare la maglia dell'Italia e dopo qualche anno quella della Francia? A questo punto viene il sospetto che Gozi abbia fatto gli interessi francesi anche quando era sottosegretario del governo a guida Pd. Non credo sia giusto che, semmai la abbia ancora, continui ad avere la cittadinanza italiana". Così il sottosegretario Stefano Buffagni (M5S): "con Sandro Gozi sottosegretario agli affari europei che l’Italia perse l’Agenzia Europea del Farmaco quando questa doveva essere riassegnata nel 2017. La domanda sorge quindi spontanea: per chi lavorava allora Gozi? Rappresentava davvero gli interessi dell’Italia o giocava su altri campi per altri paesi? Non c’è il rischio di alto tradimento contro la personalità dello Stato italiano?”.

Ma tra i botta e risposta più duri non poteva mancare quello con Matteo Salvini, che da tempo ha messo il governo francese nella lista dei nemici. “Gozi, già sottosegretario agli affari europei con Renzi e Gentiloni, con la benedizione di Macron viene ora nominato, stesso ruolo, nel governo francese! Immaginate di chi facesse gli interessi questo personaggio quando era nel governo italiano… Pazzesco, questo è il PD!”. Così il ministro dell’Interno su Facebook. Non si è fatta attendere la risposta del 51enne politico cesenate attraverso Twitter: "Leggo che Matteo Salvini si chiede come io abbia tutelato gli interessi nazionali quando ero al governo. Caro Salvini, quando vuoi ci confrontiamo, atti e documenti alla mano, per vedere chi tra me e te ha curato di più e meglio gli interessi del nostro Paese. Facciamo cosi?”.

Commenti negativi arrivano anche dagli opinionisti, come per esempio il giornalista Enrico Mentana che laconico scrive su Facebook: "Dire che la cosa non è piaciuta è un eufemismo". Ma come giustifica questo nuovo incarico lo stesso Gozi, si definisce "uomo di confine, che vuole contribuire alla costruzione di un'Europa più unita e più forte", sottolineando come alle elezioni del 2024 quella delle liste transnazionali sarà una realtà anche in altri paesi europei. Un 'cambio di casacca', da quella italiana e francese, che ha scatenato le reazioni (più o meno furiose) dei partiti. Dal Partito Democratico invece, un silenzio che cela presumibilmente un po' di imbarazzo. Gozi ha fatto sapere di aver preventivamente informato il segretario Zingaretti e di aver avuto "reazioni positive".

Nessun commento né congratulazioni arrivano a livello locale, per il politico, europeista convinto, nato a Sogliano ma cresciuto a Cesena. Anche questo un po' singolare, per un incarico, che al di là della polemiche, resta di grande prestigio. Gozi, dal canto suo, garantisce che proverà a rasserenare i rapporti da tempo tesi tra governo italiano e governo francese. E' notizia dello scorso aprile che Sandro Gozi è indagato a San Marino per una consulenza da 220mila euro, ritenuta fittizia dagli inquirenti sammarinesi.

Moretti: "Il suo operato favorirà l'Europa tutta"

"Il Movimento Federalista Europeo di Cesena augura buon lavoro al proprio iscritto, Sandro Gozi, già Presidente UEFl, per il suo nuovo incarico di responsabile  agli affari europei, nel governo francese. Siamo certi che, spinto dall’ideale federalista, il suo operato sarà, come è sempre stato, atto a favorire l’Europa tutta. Per quanto riguarda gli attacchi delle ultime ore nei suoi confronti, portati avanti soprattutto dai partiti di governo, possiamo solo dire, a malincuore, che ci dispiace per chi non riesce a immaginare un’Europa più forte e unita, che difenda i diritti fondamentali dell’uomo, che sostenga politiche ambientaliste, che difenda unitariamente i propri confini. Ci dispiace che non vedano cosa ci sia di buono oltre quei confini". Lo dichiara in una nota Maria Laura Moretti, segretaria del Pd cesenate.

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