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San Cristoforo e Provezza, Cesena Siamo Noi: "Chiediamo fatti e non parole"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Le famiglie residenti sulla via S. Cristoforo non ne possono più. Purtroppo il tempo passa ma non vediamo fatti concreti da parte dell’Amministrazione Comunale per dare soluzione ai problemi più volte sollevati dai cittadini di San Cristoforo e Provezza. 

A partire da Provezza fino all’innesto con la Secante e di seguito fino alla via Emilia, il traffico degli automezzi, ma soprattutto dei camion, è aumentato. Una strada comunale come la via San Cristoforo è diventata un’autostrada per il passaggio continuo di veicoli che sfrecciano senza alcun rispetto della velocità, ma soprattutto dei divieti esistenti. Nonostante l’ordinanza sindacale e l’apposizione di segnaletica continuano a transitare i camion sia all’ingresso che all’uscita della Secante. Purtroppo dobbiamo registrare che l’Amministrazione non esegue controlli e i provvedimenti presi con i divieti della segnaletica sono vani. 

A proposito della segnaletica posizionata sulla rotonda San Cristoforo dall’Amministrazione Comunale, è mal collocata e visibile dai camionisti solo quando hanno già imboccato la via che porta alla Secante. La strada provinciale di via San Giuseppe dovrebbe contenere la segnalazione di preavviso, ma siccome le due Amministrazioni sono Enti separati, sembra difficile una consultazione e risoluzione del problema, sebbene il sindaco Lattuca oggi presieda anche la Provincia, nonostante sia già stato segnalato più volte dai cittadini e dal quartiere.

I cittadini che vivono in questa parte della città, costituita da un polo logistico tra i più grandi di Cesena, hanno la sensazione di non essere ascoltati dall’Amministrazione che non sembra dare soluzioni concrete ai problemi evidenziati da anni, per i quali esprimono grande timore: 

- il lotto Zero non partirà neppure con questa Amministrazione, sebbene facesse parte delle risoluzioni che si era prefissata nelle ultime elezioni politiche. Già quattro amministrazioni sono passate, ma nessuno ha fatto nulla. A Forlì ad esempio, le Amministrazioni hanno dato soluzione alla viabilità di scorrimento veloce ed ora sta per partire il terzo lotto della superstrada; 

- a Provezza, lungo la via San Cristoforo, stanno realizzando una grande infrastruttura privata in area agricola supportata da un condono edilizio del 1986, la cui documentazione peraltro sembra essere incompleta. Su questa strada, larga appena 4,40/4,60, transiteranno camion di grosso tonnellaggio per il trasporto di scarti di macellazione probabilmente maleodoranti, con ulteriori problemi per i residenti. Riguardo il passaggio di automezzi, le condizioni di oggi sono ben diverse rispetto a quelle di 36 anni fa anche per la presenza della nuova sede dell’Istituto Oncologico Romagnolo che si trova in fregio alla via San Cristoforo; 

- il timore che con il nuovo Piano Urbanistico Comunale venga dato seguito al mega progetto di ARCA di oltre 75.000 mq, sottratti all’agricoltura, con gravi ripercussioni sul traffico sempre sulla via San Cristoforo. 

Ciò che più preoccupa i cittadini residenti su tutta la via San Cristoforo sono la pericolosità della strada con rischio di incidenti (ne sono già avvenuti tre nel giro di pochi giorni), l’impatto ambientale e sulla salute delle persone. 

Confidiamo che ai proclami sui giornali e alle buone intenzioni dichiarate facciano seguito fatti concreti a tutela del bene comune e dei cittadini.

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