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Sami Modiano cittadino onorario, voto unanime del consiglio. Rigenerazione dell'ex Roverella: Lega critica

Il Consiglio comunale di Cesena ha approvato all’unanimità dei presenti la Delibera con cui viene ufficialmente conferita la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, testimone diretto della Shoah

Il Consiglio comunale di Cesena ha approvato all’unanimità dei presenti la Delibera con cui viene ufficialmente conferita la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, testimone diretto della Shoah e uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz.

“Con grande commozione – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – conferiamo la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, testimone diretto degli orrori di Auschwitz, e della Shoah, che ha dedicato la vita a raccontare ai giovani la sua storia. Con questo atto, votato all’unanimità nel pomeriggio di oggi dal Consiglio comunale, esprimiamo tutta la nostra gratitudine – a nome di Cesena – a Modiano che parla instancabilmente e coraggiosamente agli studenti e a tutti noi perché quello che è successo non si ripeta, e perché tutti condannino ogni forma di discriminazione e di antisemitismo prendendone le distanze. Dare testimonianza dunque. Da anni Cesena ha avviato un percorso della memoria che, attraverso una fitta serie di iniziative e grazie alla collaborazione dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e del Centro Pace cittadino, chiamano a raccolta l’intera comunità per riflettere e confrontarsi su tematiche attualissime e di particolare importanza. A tal proposito, a gennaio, in occasione della Giornata della Memoria e nell’ambito della relativa Settimana di eventi, saranno collocate in città le 9 pietre d’inciampo per ricordare le famiglie ebraiche deportate dalla nostra città”. Le pietre saranno collocate in Corso Garibaldi 26, Corso Ubaldo Comandini 73 e in Piazza del Popolo 17.

“Il nostro interlocutore principale – prosegue il Sindaco – è il mondo della scuola: è dai giovani che occorre partire ed è a loro che dobbiamo affidare il futuro. È questo il vero significato della missione di Modiano, a cui siamo immensamente grati, e di tutti i sopravvissuti agli orrori dei campi di concentramento che hanno deciso di tramandare la memoria alle nuove generazioni”.

Sami Modiano è nato a Rodi nel 1930. Dopo la firma dell’armistizio tra l’esercito italiano e le forze alleate e l’invasione dei tedeschi nell’isola, all'epoca colonia italiana, è stato deportato nel luglio del 1944 con gli altri duemilacinquecento ebrei residenti. Trasportati su navi bestiame fino al Pireo, Sami, il padre Giacobbe e la sorella Lucia successivamente sono stati deportati in treno nel campo di Auschwitz-Birkenau. È stato l’unico membro della sua famiglia a salvarsi.

Modiano nel 2016 è stato a Cesena per presentare il suo libro autobiografico “Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili” e successivamente per incontrare i ragazzi delle scuole superiori nell'Aula magna di Psicologia. Inoltre, nel febbraio scorso ha preso parte a un incontro in videoconferenza organizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e partecipato dagli studenti del Liceo scientifico “Righi” e da alcuni docenti e studenti degli altri Licei cittadini.

Lega critica sul progetto di rigenerazione dell'ex Roverella

Voto negativo della Lega sull’aggiornamento del DUP (Documento unico di programmazione). “Sono tuttora presenti gli elementi di grande perplessità su cui già avevamo puntato il dito criticamente” dichiara in Aula il consigliere Enrico Sirotti Gaudenzia, evidenziando “la visione distorta della Giunta che sembra non avere idea delle necessità della comunità. Un documento di parole evocative e buoni propositi scollegati dalla realtà e dalle emergenze come quelle economiche che dovrebbero avere la priorità”.

“Siamo critici, per esempio, - evidenzia - sul progetto di riuso e rigenerazione del complesso monumentale ex Roverella in centro storico. Un’operazione che costerà 11,9 milioni provenienti da risorse originariamente stanziate dalla Legge di bilancio 2020 poi integrate con risorse del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e circa 3 milioni messi dal Comune. Una cifra astronomica per un progetto di valenza limitata e non funzionale al rilancio del centro storico. E’ poi incredibile la decisione di questa amministrazione di concentrarvi più usi, a nostro avviso anche incompatibili fra loro, compresi alloggi di edilizia popolare creando nei fatti, in pieno centro storico, una sorta di ’isola’ disgregata dalla vocazione dell’area con un aggravamento dei problemi già esistenti di sicurezza e vivibilità. Perplessità anche sulle risorse destinate ancora alla Biblioteca Malatestiana moderna. Certamente la Lega punta a un potenziamento della Malatestiana e soprattutto a una gestione ottimale della Malatestiana antica. Ma vogliamo anche capire quante risorse pubbliche siano state impiegate dall’inizio del progetto della Malatestiana moderna a oggi e se le promesse siano state mantenute. Dai banchi della maggioranza si disegna una città perfetta e un’amministrazione di eccellenza. Al contrario, ci sono problemi strutturali che ci trasciniamo da anni e che ancora sono in un tunnel senza sbocco. Sicurezza, infrastrutture, piano della sosta, turismo, logistica: nessuno di questi temi strategici ha ricevuto la benchè minima risposta concreta e siamo già a quasi metà legislatura”.

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