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Rocca Malatestiana, la lista Cambiamo: "Il bando è un affronto alla sua storia"

La lista civica contesta modalità e durata dell’affidamento: "In undici mesi non si programma niente…"

L’ultimo bando della Rocca Malatestiana, concepito con la solita logica del ‘navigare a vista’, conferma i dubbi di sempre: ovvero, ogniqualvolta a Cesena si parla di cultura, si apre una voragine gigantesca tra dichiarazione di intenti e realtà dei fatti". E' l'attacco della lista civica "Cambiano", che prosegue: "Anche stavolta, tanto per cambiare, a parole si promette il rilancio di un bene strategico della città e, nei fatti, si pubblica un bando che va esattamente nella direzione opposta. Come se le esperienze passate, in realtà generose di spunti, non avessero insegnato nulla". 

"La storia di uno dei più importanti poli culturali di Cesena è sotto gli occhi di tutti - continua il gruppo consiliare -: nel corso degli ultimi anni, come noto, si sono avvicendate diverse gestioni. Alcune hanno fatto bene, altre meno. Ma non è questo il punto. Il problema è che, nella gestione della storica fortezza, è sempre mancata una progettualità, un serio programma di rilancio proiettato nel futuro.  Tra bandi improvvisati e proroghe interlocutorie, la Rocca non ha mai potuto contare su una continuità gestionale e per tutti i soggetti coinvolti, al di là delle competenze, è stato oggettivamente impossibile ottenere risultati. Morale? Un bene indentitario della nostra storia continua ad essere un’eterna incompiuta sul piano culturale, turistico e dell’intrattenimento". 

"Malgrado i proclami, che restano sempre carta straccia, la Rocca oggi è un edificio storico con il freno a mano perennemente tirato che, per colpa di una politica miope e pressapochista, fatica terribilmente ad esprimere le sue enormi potenzialità - aggiungono -. A questo punto, considerando l’ultimo bando di undici mesi (!), appare chiaro che non vi sia da parte dell’amministrazione alcuna voglia di ragionare in maniera seria sul destino della Rocca. Con quale visione progettuale - ci chiediamo - potrà mai gestire un bene così strategico per la città il vincitore di un bando della durata di poco meno di un anno? E con quale logica potrà mai investire anche solo un euro nella programmazione se, già dopo l’estate, si profila l’ennesimo cambio di gestione?".

"Stavolta, per altro, c’è un’ulteriore aggravante, ovvero quella di aver pubblicato il bando una settimana prima della sua scadenza, un sincronismo bizzarro che sembra fatto apposta per disincentivare qualsiasi manifestazione di interesse. Del resto, come è possibile, in appena una decina di giorni, assumere il personale, negoziare con i fornitori e studiare un’offerta sostenibile? Chi fa l’imprenditore sa che questo non è umanamente possibile - argomentano -. A sua discolpa, il Comune di Cesena ha spiegato che, per questa opera, servirebbe un bando europeo, ma questa non è una giustificazione semmai un’aggravante. Perché sono anni che il tema della Rocca Malatestiana è sul tavolo dell’amministrazione e dunque, se ci fosse stata la volontà politica, ci sarebbero stati anche i tempi tecnici per trovare una soluzione". 

"E invece, ancora una volta, si ragiona su strategie di basso profilo che ne sviliscono il valore storico e che confermano una verità ormai sotto gli occhi di tutti: quando si parla di cultura, a Cesena l’attenzione della politica è sempre improvvisata e comunque mai all’altezza delle sfide - chiosan -. A questo punto, come lista civica Cambiamo, non possiamo far altro che vigilare con la massima attenzione sull’esito di questo bando chiedendo di portare la questione anche nella competente commissione consiliare”.

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