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Rimborsi al consigliere, torna rovente la polemica

Polemica rovente sui rimborsi al presidente del Consiglio comunale di Cesenatico Angelo Soragni. A dirimere una volta per tutte la questione è l'Anci

Polemica rovente sui rimborsi al presidente del Consiglio comunale di Cesenatico Angelo Soragni. A dirimere una volta per tutte la questione, dopo diverse polemiche sollevate da Alberto Papperini, consigliere del M5S di Cesenatico, è l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni  italiani, che in un parere sollecitato da Soragni stesso ha precisato che i suoi rimborsi sono regolari. Pur in un tempo in cui tutti tirano la cinghia, in sostanza, sono previsti dalla legge e quindi regolari.

In una nota Soragni rende noto che “Da quasi due anni vengo sottoposto dal Consigliere Papperini ad attacchi frutto forse più della antipatia personale che non di una vera polemica politica, seppur sterile. Una gogna mediatica ingiustificata ed ingiustificabile che ha visto coinvolta anche mia madre che nulla centra con la politica e l’amministrazione di questa città. Un atteggiamento davvero poco rispettoso e che non dovrebbe essere proprio di qualsivoglia persona”.

Quindi la risposta con la legge alla mano: “L’art. 84 del Testo Unico Enti Locali parla chiaro in materia di rimborsi richiesti dall’amministratore e poi eventualmente concessi dai dirigenti per la partecipazione ad attività istituzionali dell’Ente. Tale norma è norma primaria statale gerarchicamente e cronologicamente vigente in materia come ha certificato ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che mi ha dato ragione totalmente”.

Ed infine la difesa, su un importo di rimborsi di 200 euro: “Quindi, le pochissime richieste di rimborsi da me avanzate e liquidate dal dirigente competente sono assolutamente legittime e rispettano pienamente la legge vigente come sempre affermato. Tutto ciò è stato più volte ripetuto al Papperini anche in una precedente risposta ad una interrogazione del settembre 2012 sul medesimo tema. Sembra quasi che il Consigliere Papperini faccia finta di non capire e di non conoscere uno strumento fondamentale per l’attività politica di un Consigliere comunale quale il Tuel (Testo Unico degli Enti Locali). Ma Ignorantia Legis non excusat!”

Quindi la stoccata finale: “Se il Consigliere Papperini avesse ancora dubbi in materia farebbe bene a presentare un esposto alla Corte dei Conti come tra l’altro a gran voce annunciato in svariate occasioni. A tale roboante annuncio nulla, però, è seguito. Forse proprio perché nulla c’era da sottoporre all’attenzione della Corte dei Conti in quanto tutto era ed è assolutamente in regola”.

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