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Regionali, la Lega attacca Montalti: "Cerca consensi in settori che non conosce"

"Montalti si è ricandidata su questa falsa riga, ma cerca consensi anche in ambienti e in settori che la vedono estranea"

“Lia Montalti, consigliera regionale del PD uscente, è maestra nell’auto-propaganda. Si è ritagliata un ruolo ‘green’ che si infrange di fronte ai problemi ambientali mai risolti dalla Regione. Problemi che aziende e utenti devono affrontare in tema di rifiuti, dissesto, siti inquinati e così via, mentre la Giunta Bonaccini ha proceduto a suon di proclami e di diktat inattuabili. Montalti si è ricandidata su questa falsa riga, ma cerca consensi anche in ambienti e in settori che la vedono estranea. Vedi la montagna, di cui non conosce i problemi. Vedi l’interessamento per gli animali, che risale a pochi giorni fa, visto che in cinque anni la consigliera dem non si è mai cimentata in alcuna iniziativa". Lo dichiarano in una nota i candidati alle regionali della Lega a Cesena, Enrico Sirotti Gaudenzi e Ombretta Farneti.

"Non contenta, Montalti ha voluto strafare toccando il tema ‘Cesenatico’ in concomitanza con l’arrivo di Matteo Salvini. Uno scivolone storico, anche questo dovuto a una superficiale conoscenza dei fatti. Cesenatico, con il sindaco Matteo Gozzoli, ha perso molti punti che aveva guadagnato con la precedente amministrazione di centrodestra. Le critiche di albergatori, commercianti, bagnini, operatori turistici cesenaticensi sono rivolte ai limiti culturali e amministrativi dell’attuale Giunta a traino PD, che rimane il partito delle tasse e della burocrazia. Montalti si informi: Gozzoli ha vissuto per mesi sfruttando a proprio vantaggio sia i benefici ereditati della precedente Giunta, sia l’eccezionale capacità imprenditoriale e la laboriosità dei cesenaticensi. Oggi, anche a Cesenatico, come a Cesena e in tutte le amministrazioni a guida PD, emergono prepotenti i limiti e  la mancanza di idee e di pragmatismo di quella parte politica. Il ‘modello’ regionale dem è asfittico e arroccato su se stesso e influenza negativamente tutte le amministrazioni locali. Per questo serve il cambiamento. Per questo la Lega ottiene un consenso così vasto. Bersaglio mancato, quindi, quello di attaccare strumentalmente Salvini e la Lega da parte di Montalti che rappresenta, suo malgrado, ciò che di più obsoleto e vecchio c’è nella politica regionale”.

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